Giglioli boccia la richiesta di Confesercenti: “Dobbiamo garantire la libera concorrenza nel settore”

La stoccata dell'assessore Montanelli: "Auspico che in futuro si possa discutere nelle sedi opportune per valutare le migliori soluzioni"

“Apprendo con stupore la richiesta di Confesercenti circa lo stop all’apertura di nuove attività per la vendita di cibi e bevande in centro storico per i prossimi tre anni. Si tratta di un’iniziativa fino ad ora mai emersa negli incontri che abbiamo avuto con le associazioni dei commercianti e che vedo poco attuabile anche alla luce del fatto che l’esercizio delle attività economiche non può essere soggetto a vincoli che non siano motivati da pubblico interesse”. Sono queste le parole di Simone Giglioli, sindaco di San Miniato, in risposta a Confesercenti che chiedeva un blocco di tre anni all’apertura di nuovi locali per la somministrazione di cibo e bevande nel centro storico.

“Pubblico interesse – continua Giglioli – che, tra l’altro, garantisce la libera concorrenza nel settore. Fino a oggi non abbiamo rilevato situazioni oggettive di criticità tali da regolamentare in senso restrittivo l’accesso di nuove attività di somministrazione in quanto, al contrario, c’era la volontà di incentivare lo sviluppo economico qualitativo del centro storico di San Miniato non solo come azione positiva di rilancio occupazionale, ma anche come progetto di vivibilità”.

È un’idea di centro storico diversa da quella di Confesercenti, che punta a rafforzare il “cosiddetto ‘modello San Miniato’ che – secondo il sindaco – è riuscito, in questi decenni, a impedire sia l’abbandono e il conseguente degrado del capoluogo, sia la trasformazione del nostro patrimonio medievale in un supermercato del consumismo culturale. La diversificazione delle attività commerciali non può essere programmata per il semplice fatto che le attività sono libere nel rispetto delle norme igienico sanitarie, della corretta destinazione d’uso dei locali, della conformità edilizia e del rispetto delle disposizioni in materia di sorvegliabilità”.

“Sulle azioni da intraprendere per il futuro del centro storico – spiega l’assessore alle attività produttive e vicesindaco Elisa Montanelli – auspico che si possa discutere nelle sedi opportune e valutare di concerto le opportunità che ci sono. Il centro è sede di molti locali di straordinario livello, recentemente citati anche su guide di settore di rilievo nazionale, segnale che quanto fatto finora è un buon risultato per la nostra città. Come amministrazione siamo pronti ad ascoltare le richieste di tutti, avviando però un percorso condiviso e che tenga conto delle peculiarità del nostro centro e delle realtà già esistenti”.

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