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Buoni spesa e pacchi alimentari, come richiederli e ottenerli

1 aprile 2020 | 21:19
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Buoni spesa e pacchi alimentari, come richiederli e ottenerli

Santa Maria a Monte ha iniziato la distribuzione, Santa Croce sull’Arno chiede la disponibilità degli esercizi commerciali

Ogni Comune si sta organizzando autonomamente per distribuire i primi buoni spesa o i pacchi alimentari ai cittadini messi in difficoltà dall’emergenza coronavirus. Per capire come richiedere l’aiuto è necessario conoscere le modalità attivate dal proprio comune di residenza, il quale è chiamato anche a stabilire i requisiti necessari e la scala di priorità per l’accoglimento delle domande.

Santa Maria a Monte

Santa Maria a Monte, ad esempio, fa sapere di aver già distribuito nella giornata di ieri, 31 marzo, i primi 30 pacchi di generi alimentari, che a seconda dei casi possono essere sostituiti con un buono spesa da spendere nelle attività commerciali del Comune. “I primi pacchi – spiega il sindaco Ilaria Parrella – sono stati destinati ai casi sociali e alle persone che hanno dovuto sospendere la propria attività lavorativa con un reddito 2019 non superiore a 12.500 euro. Questa iniziativa è stata attivata grazie alla delibera approvata dalla giunta comunale che ha messo da subito a disposizione 3mila euro. Vorrei ringraziare tutti i dipendenti comunali, che al di là del ruolo che ricoprono in comune, si sono messi completante a disposizione per aiutare i nostri cittadini svolgendo mansioni diverse da quelle abituali e adattandosi velocemente ad ogni esigenza”.

Per richiedere o avere informazioni sui buoni spesa e i pacchi alimentari, il Comune di Santa Maria a Monte ha messo a disposizione un apposito numero: 0587/261633, attivo il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 12. Chi chiama deve fare richiesta dichiarando la propria condizione economica.

Dopodiché, il buono spesa o il pacco alimentare sarà distribuito a casa dai volontari della Protezione civile. Gli utenti, dunque, non devono recarsi in nessuna sede ma limitarsi a contattare il numero sopra indicato.

Pontedera

Diversa, invece, la modalità di accesso stabilita dall’amministrazione di Pontedera, dove in base alla delibera di giunta approvata oggi, 1 aprile, i potenziali beneficiari dell’aiuto sono tutte quelle “persone o i nuclei familiari che si trovino in condizione di indigenza o necessità temporanea”, dando priorità “ai soggetti che non usufruiscono di altre prestazioni assistenziali o ammortizzatori sociali, a coloro che hanno perso il lavoro o che svolgono lavori intermittenti, ai soggetti che hanno speso o chiuso le proprie attività” e in generale a “coloro che non riescono, in questa fase di emergenza, ad acquistare beni di prima necessità”.

Per fare domanda ci sono due modalità: online (compilando il modulo disponibile all’indirizzo www.comune.pontedera.pi.it/covid-19-presentazione-domanda-buoni-alimentari/) oppure per telefono (ai numeri 347 0712191 – 0587 52652 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13). Solo in caso di impossibilità ad utilizzare web o telefono è possibile recarsi di persona all’ufficio di via Fratelli Bandiera (a fianco della polizia municipale).

Un’apposita commissione valuterà le domande pervenute, decidendo in caso di accoglimento, a seconda della situazione, se erogare direttamente un pacco di generi alimentari o un buono spesa da utilizzare negli esercizi commerciali. Il richiedendo sarà informato per telefono o per mail, con l’indicazione del giorno e dell’ora in cui presentarsi alla sede di via Fratelli Bandiera per ritirare il bacco o il buono. L’erogazione avverrà sempre entro 3 giorni dal momento della presentazione della domanda.

Santa Croce sull’Arno

Per quanto riguarda il Comune di Santa Croce l’amministrazione ha pubblicato oggi, 1 aprile, il bando per la costituzione di un elenco di esercizi commerciali e farmacie disponibili ad accettare buoni spesa per l’acquisto di beni di prima necessità. Il Comune, in pratica, vuol sapere dai propri supermercati e negozi alimentari chi di loro è disposto ad accettare i buoni che il Comune distribuirà alle famiglie. “L’elenco degli esercizi aderenti – spiegano dagli uffici comunali – resterà aperto fino alla dichiarazione ufficiale della cessazione dello stato di emergenza covid 19 da parte degli organi nazionali e verrà tempestivamente aggiornato. Si ringraziano tutti gli esercenti che vorranno aderire all’iniziativa alle condizioni indicate nell’avviso. Un ringraziamento speciale viene rivolto a coloro che concederanno un ulteriore sconto alle persone in difficoltà che i servizi sociali individueranno come beneficiari dei buoni spesa ai sensi di legge”. Gli uffici del Comune sono a disposizione per ogni chiarimento al numero 0571 389930.

Empoli

Nelle prossime ore, anche il Comune di Empoli pubblicherà online, sul proprio sito, il modulo per richiedere l’erogazione dei buoni spesa. Intanto, però, è già possibile contattare il numero telefonico dell’ufficio sociale (0571 757736, dalle 8.30 alle 13.30 dal lunedì al venerdì) oppure richiedere informazioni all’indirizzo mail buonispesa@comune.empoli.fi.it.

Al momento, circa 30 attività commerciali empolesi hanno aderito all’iniziativa rendendosi disponibili a ricevere buoni spesa per l’acquisto dei generi di prima necessità. In cittadini potranno presentare domanda fino al 30 aprile e avranno poi un mese di tempo, dal momento dell’attribuzione, per spendere il buono.

“Nelle prossime ore – spiegano dagli uffici comunali – verrà reso pubblico il modello di autocertificazione necessario per accedere ai buoni spesa in cui saranno chieste informazioni circa: generalità del richiedente, informazioni sui componenti del nucleo familiare (numero ed età componenti ed eventuali fragilità al loro interno), condizioni lavorative, consistenza dei conti correnti bancari e postali, fruizione di altri sostegni o contributi pubblici percepiti, condizione abitativa e patrimonio immobiliare, reddito complessivo del nucleo familiare del marzo 2020, accesso del nucleo familiare ad altri servizi sociali. Si ricorda che è possibile presentare un’unica domanda per nucleo familiare. I dati forniti nel modello di autocertificazione verranno sottoposti a verifica a campione”.