“Aver riaperto non basta, manca ancora chiarezza”, le proposte della Cna di Pisa per la Fase 2

Idee, progetti e consigli per la ripartenza
“I nostri locali sono diventati improvvisamente troppo piccoli, non perfettamente adeguati ed in definitiva, da ripensare completamente. Non c’è solo il tema del rispetto delle norme, ma anche quello di far sentire sicuri e a proprio agio i nostri clienti. È un fattore psicologico e di sensazione collettiva che potrà essere superato solo con il tempo. Spazi all’aperto, eventi pubblici senza la burocrazia esagerata di adesso nel pieno rispetto delle regole del distanziamento sono gli ingredienti principali per superare fase 2″. Questa una parte della ricetta proposta dal settore Horeca della Confederazione nazionale dell’Artigianato di Pisa. Una ricetta formulata dal presidente Daniele Fagiolini e con Nicola Micheletti, Barbara Simoncini e Juri Zanobini.
“Ci sono anche forti incertezze su aspetti fondamentali – dicono dalla Cna – che comunque devono essere chiariti come un meccanismo secondo il quale la prenotazione da parte di un cliente attesti la certificazione da parte dello stesso e dei suoi commensali, del loro perfetto di stato di salute. C’è bisogno ancora di fare chiarezza sulle linee guida legate alla ristorazione, motivo per cui la nostra associazione ha chiesto incontri mirati con gli organi di controllo in modo da essere più vicini ai nostri ristoratori. Visti, inoltre, i volumi ridotti di lavoro, la cassa integrazione per i dipendenti va estesa sino a fine anno e andrebbe affiancata da una riformulazione dei contratti di lavoro e con la riduzione del cuneo fiscale. Come misure a livello nazione poi andrebbero cancellate le imposte sulle utenze energetiche e allungato il blocco di finanziamenti, leasing, mutui fino a fine anno, non solo a settembre. Serve anche una misura più efficace sui canoni di locazione e per un blocco sfratto morosità fino al termine del periodo di emergenza: cosa che può essere fatta anche a livello locale. E sempre a livello locale secondo noi va potenziato il trasporto pubblico aumentando il numero delle corse delle LAM, anche e soprattutto in ore serali-notturne, in modo da favorire una pedonalizzazione del centro da integrare con i servizi Taxi ed Noleggio con conducente e sfruttando il parco mezzi delle imprese locali legate al turismo che sono in stallo totale. Facilitare con piste ciclabili lo spostamento dei cittadini dalle aree periferiche al centro. Estendere il credito di imposta, ottimo per la pubblicità sui mezzi di stampa, anche per altre spese di marketing. Ribadiamo anche la concessione e l’ampliamento a titolo gratuito del suolo pubblico ovunque sia possibile unito al rimborso per chi ha già versato la somma stagionale.
Le città e i borghi vanno resi più accoglienti con la creazione di percorsi turistici alternativi e serve creare eventi, manifestazioni e occasioni per le quali è indispensabile una fortissima semplificazione burocratica”.