Tartufo, Acqualagna non vuole rischiare. Alba parte e aumenta la sicurezza

San Miniato ha annunciato una nuova formula ma attende le nuove regole
“Una decisione sofferta ma consapevole, presa per il bene del territorio”. Così il sindaco di Acqualagna ha annunciato che la Fiera del tartufo bianco 2020, l’edizione numero 55, non si farà e che l’appuntamento con l’evento dedicato al tartufo nella provincia di Pesaro e Urbino è rinviato al 2021 per evitare assembramenti, che nessuna misura adottabile scongiurerebbe con certezza. La giunta comunale ha però deciso di non fermare la promozione e presenterà una serie di appuntamenti dal sapore culturale e turistico da qui fino al 31 dicembre, così come i ristoranti presenteranno i loro menu al tartufo.
San Miniato ha invece già annunciato una nuova formula, ma con la curva dei contagi in crescita e l’annuncio di nuove regole da parte del Governo, la cosa potrebbe non essere così tanto facile da attuare.
Neppure per Alba, che ha attivato una task force per la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco, pronta ad aprire già il 10 ottobre e fino all’8 dicembre. Una fiera, annunciano, “che rispetti e tuteli la sicurezza e la salute di espositori, visitatori, lavoratori, collaboratori e cittadini albesi. Per questo abbiamo adottato con scrupolo protocolli anti contagio, disposizioni applicative e misure di prevenzione indicate dal Ministero della Salute e dalla Regione Piemonte”, quelle finora in vigore. Annunciando pulizia e disinfezione più frequenti, in particolare nelle aree di più alta frequentazione.