Il grido di allarme dei sindaci dell’Empolese Valdelsa: “Qui non è zona gialla, servono misure drastiche”

La lettera al presidente Giani: “Numeri simili a Lombardia e Piemonte, si rischia la diffusione fuori controllo”

Forte preoccupazione per l’incremento esponenziale dei contagi e per la situazione sempre più difficile negli ospedali. È quanto esprimono i sindaci dei comuni dell’Empolese Valdelsa in una lettera indirizzata al presidente della Regione Eugenio Giani. La crescente preoccupazione derivante dall’andamento epidemiologico del Covid 19 nella parte centro-settentrionale della Toscana, che comprende quelle aree produttive come l’Empolese Valdelsa dove la diffusione del virus corre più veloce, ha convinto i sindaci a chiedere una nuova verifica dei dati ed eventualmente anche l’adozione di misure più drastiche.

“Il nuovo Dpcm – dichiara il presidente dell’Unione dei Comuni Empolese Valdelsa, Alessio Falorni – ha introdotto un regime differenziato di rischio contagio che inserisce la Toscana in zona gialla, quindi in un quadro moderatamente accettabile di diffusione del contagio, ciò però non trova corrispondenza nei dati di un’ampia area della nostra regione“. I territori dell’Empolese Valdelsa – si spiega nella lettera – non hanno numeri molto dissimili da quelli delle aree più colpite della Lombardia o del Piemonte.

Inoltre – si legge – se è vero che i 21 indicatori utilizzati per l’attribuzione del “colore di rischio” alle regioni, o a parte di territori di esse, hanno carattere medico-sanitario, sono proprio le notizie e i dati che giungono dai presidi ospedalieri della zona che mettono più in allarme e fanno presagire il pericolo di una diffusione del contagio “fuori controllo”.

“L’ospedale San Giuseppe di Empoli – spiega Alessio Spinelli, presidente della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa – ha aumentato i setting per i malati Covid, a discapito delle prestazioni extra Covid, che rischiano di non essere soddisfatte. Senza contare che la terapia intensiva è ormai satura e che i contagi colpiscono anche il personale medico-sanitario in maniera sempre più frequente e quindi con grosse difficoltà di ricambio. Il pronto soccorso è in difficoltà e dirotta molte persone con patologie extra Covid su Careggi. A tutto ciò si aggiunge la situazione critica di tre Rsa della zona, prese in carico dal servizio Asl, dove purtroppo si sono registrati anche casi di decessi”.

Per tutti questi motivi e per il sentimento di ansia e impotenza che li sta colpendo, i sindaci dell’Empolese Valdelsa hanno chiesto con urgenza un immediato monitoraggio dell’andamento epidemiologico nelle aree più colpite della regione affinché sia attribuito ai territori l’esatta classificazione di “rischio contagio”, con provvedimenti che rispecchino il reale scenario di diffusione del virus.

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