‘Atm guasto’ da due mesi, Santa Croce sull’Arno è senza “bancomat” alle Poste foto

Con la Toscana in zona rossa, sarà impossibile prelevare senza fare la fila allo sportello

Sono passati esattamente due mesi. Era il 14 settembre scorso quando il primo utente arrivato di buon mattino per prelevare contanti alle Poste di Santa Croce sull’Arno si accorse che qualcosa non andava: la tessera non entrava nella fessura ma soprattutto mancava completamente la tastiera. Era il risultato di un sofisticato furto messo a segno nella notte, col quale una banda di professionisti era riuscita a manomettere il software dello sportello, facendosi consegnare tutte le banconote presenti all’interno: circa 30mila euro (qui la cronaca).

Da allora sullo schermo è appiccato un foglio bianco con la scritta ‘Atm guasto’. Un avviso che da due mesi fa infuriare i tanti cittadini di Santa Croce che hanno un conto corrente alla Posta. Gli utenti arrivano in via Copernico, vedono ancora il foglio appiccicato e se ne vanno scuotendo la testa, infilandosi in auto per raggiungere gli uffici postali di altri Comuni vicini: Castelfranco in particolare, ma anche Ponte a Egola, Fucecchio o addirittura San Romano. Per chi ha bisogno di contanti, del resto, non ci sono molte altre possibilità per prendere un po’ di banconote senza pagare fastidiose commissioni, che potrebbero esserci (a seconda del contratto) anche per chi fa la fila (rigorosamente in piedi e all’esterno) per chiedere i soldi all’interno dell’ufficio. Da domani, però, con la Toscana pronta ad aggiungersi all’elenco delle regioni ‘rosse’, sarà questo l’unico modo con cui gli abitanti di Santa Croce potranno prendere soldi alla Posta, dato il divieto di uscire fuori dai confini comunali. Anche se si volesse andare all’ufficio postale di Staffoli, ad esempio, bisognerebbe pur sempre sconfinare nel territorio di Castelfranco, senza dimenticare che tra Santa Croce e Staffoli ci sono pur sempre 10 chilometri e che non tutti hanno la comodità di muoversi su quattro ruote.

Da qui le proteste e le lamentele per una situazione che a detta degli utenti sta diventando surreale, perché anche il più complicato dei guasti difficilmente richiede oltre due mesi di riparazione. Se non altro, in attesa che Poste intervenga per garantire il servizio, è notizia di questi giorni l’arresto, da parte dei carabinieri di Lucca, di una banda di stranieri specializzata proprio nella tecnica dei furti hacker a danno degli sportelli automatici di Poste. Una tecnica denominata jackpotting, usata a Santa Croce il 14 settembre ma impiegata poche settimane prima anche a Santa Maria a Monte (qui). Resta tuttavia da chiarire se i due episodi siano da ascrivere alla stessa banda, sorpresa dai militari nella notte del 15 ottobre allo sportello Poste di Segromigno in Piano.

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