
Nel Giorno della Memoria, la Prefettura di Pisa ha assegnato la medaglia d’onore alla memoria dei cittadini italiani deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto e per l’economia di guerra a Giuseppe Lelli di San Miniato. Il riconoscimento è stato ritirato dai familiari, accompagnati dal consigliere delegato alla memoria Michele Fiaschi.
Figlio di Adolfo Lelli ed Elvira Ferri, Giuseppe era nato a San Miniato il 31 marzo 1919 e abitava a Poggio a Isola. Durante la seconda guerra mondiale venne arruolato nell’esercito italiano nel 33esimo reggimento fanteria in seno alla 33esima divisione fanteria Acqui. Nel giorno dell’armistizio, l’8 settembre 1943, si trovava a Cefalonia e, dopo essere sopravvissuto all’eccidio, fu deportato in Germania, nel campo di prigionia di Bockeweitz.
Da quel momento la famiglia perse sue notizie fino al termine della guerra quando, Tolmino Carmignani, un commilitone che aveva condiviso con Giuseppe il periodo di prigionia, si recò in bicicletta dalla Lima (in provincia di Pistoia) a Poggio a Isola, per restituire alla famiglia l’orologio di Giuseppe, mantenendo una promessa che aveva fatto all’amico (qui la storia). Raccontò loro che Giuseppe era morto l’8 maggio 1944, a causa di un’emorragia dovuta alle bastonate ricevute dai soldati tedeschi che lo avevano aggredito perché si era ammalato e non poteva più andare a lavorare. Fu tumulato in fossa comune. Nel 2016 i familiari di Lelli incontrarono quelli di Carmignani, a Lucca, rinsaldando quell’amicizia che resiste ancora oggi.