Defibrillatori nelle scuole della Metrocittà: 3 saranno a Fucecchio

Erano 21 i Dae mancanti, da acquistare e gestire secondo il protocollo sottoscritto

I primi due arriveranno subito nella sede dell’istituto Checchi in via Gramsci a Fucecchio. Per l’altro, in piazza Vittorio Veneto, ci sarà da aspettare un po’ di più, ma il defibrillatore sarà comunque al suo posto entro dicembre 2021.

Sono in tutto 17 i nuovi defibrillatori che la Città metropolitana di Firenze e l’Ufficio scolastico regionale intendono installare nelle sue scuole. Altri 4 saranno installati entro l’anno per rafforzare ulteriormente il sistema di cardioprotezione negli istituti scolastici superiori dell’amministrazione metropolitana (36 edifici, tra sedi e succursali).

Le novità, maturate su un protocollo d’intesa siglato a luglio 2020 e un corso per gli addetti ai defibrillatori nelle scuole (personale scolastico docente e ata), sono stati illustrati dal consigliere della Città Metropolitana delegato allo Sport Nicola Armentano, l’assessore all’Educazione del Comune di Firenze Sara Funaro, da Roberto Curtolo dirigente dell’Ufficio scolastico regionale per la Toscana Ambito territoriale per la Provincia di Firenze, da Mario Rugna medico del 118.

Risultavano essere 21 i defibrillatori mancanti: 17 nuovi sono stati installati (per 34mila euro di spesa, cioè 2mila ciascuno, comprensivi di Iva e contratto di manutenzione e monitoraggio per 8 anni). Altri 4 lo saranno entro il 2021. Mediante il protocollo firmato a luglio, la Metrocittà ha assunto l’impegno di acquistare i defibrillatori per collocarli negli edifici scolastici ancora sprovvisti, mentre l’Ufficio scolastico ha assunto l’impegno ad assicurare la formazione per gli addetti al primo soccorso individuati dalle scuole. Con i Dae si salvaguarda non solo la popolazione scolastica, ma anche gli utenti delle società sportive che utilizzano gli impianti sportivi degli istituti in orario extrascolastico.

“Questo – ha detto Funaro – è il frutto di un percorso ambizioso e virtuoso perché la nostra sia una città metropolitana cardioprotetta”. “Il gioco di squadra – per Curtolo – ha dato risultati importanti, con una grande sensibilizzazione all’interno delle scuole e a vantaggio di una cittadinanza attiva sempre più comune e diffusa”.

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.