Fp Cgil: “Vaccini covid, esclusi i dipendenti tecnici e amministrativi dell’Asl”

Il sindacato si rivolge ad azienda e Regione: "Decisione iniqua"

Da pochi giorni, con l’arrivo delle nuove scorte di vaccini è ripartita con forza la campagna vaccinale, che ha finalmente portato a termine la somministrazione della seconda dose a tutti gli operatori sanitari dei presidi ospedalieri della Asl Toscana Centro, degli ospiti delle Rsa e degli operatori che lavorano nelle Rsa dell’area vasta centro.

Ma la Fp Cgil alza la voce: “Viceversa tutti gli operatori dei servizi tecnico-amministrativi territoriali sono stati inspiegabilmente esclusi dal prossimo giro di vaccinazioni e ad oggi nessuno ha dato indicazioni certe a questi lavoratori su quando potranno incominciare a prenotarsi per ricevere la loro vaccinazione”.

“Questi operatori sono coloro che lavoratori nei servizi di Front office dei numerosi distretti presenti nel vasto territorio della Asl Toscana – dichiara Simone Baldacci coordinatore della Fp Cgil Asl Toscana Centro – sportellisti quotidianamente a diretto contatto con il pubblico, che da anni operano in condizione di estrema scarsezza di dotazioni di personale, con il concreto rischio che la diffusione del virus fra questi operatori porti alla completa paralisi dei servizi amministrativi di prenotazione, anagrafe sanitaria, esenzioni ticket, cambio del medico, portinerie etc”.

“La regione ha inspiegabilmente deciso di vaccinare prima tutti gli operatori, sanitari e amministrativi della sanità privata – continua Simone Baldacci – delle ditte e delle cooperative in appalto nei servizi pubblici, decidendo di relegare i lavoratori amministrativi di questi fondamentali servizi pubblici nella campagna vaccinale che interesserà l’intera popolazione. La maggioranza di questi lavoratori hanno tutti una età media che va da 55 ai 65 anni, e con molta probabilità rischiano di ricevere la loro dose vaccinazione per ultimi, visto che la prima tornata di vaccinale per ultimi, visto che la prossima campagna vaccinale interesserà prevalentemente i cittadini fra i 18 e i 55 anni”.

La Fp Cgil chiede un intervento immediato di azienda e Regione “per superare questa iniqua decisione che rischia di portare alla possibile totale paralisi delle attività amministrative territoriali, con gravi disagi per l’intera cittadinanza”, “la quarantena forzata anche di poche unità di essi porterebbe all’impossibilità di sostituzioni del personale contagiato, visto che da anni questo personale è stato pesantemente oggetto di tagli e ora le poche unità presenti sono appena sufficienti per garantire appena le normali attività”, conclude il coordinatore della Fp Cgil.

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