Le primarie di Querce e Pinete dal prossimo anno saranno riscaldate grazie all’energia di due centrali a biomassa

Il progetto presentato dal Comune ha ottenuto un finanziamento di 193mila euro dalla Regione

Le scuole primarie di Querce e Pinete, due frazioni collinari del Comune di Fucecchio, a partire dal prossimo anno scolastico saranno riscaldate grazie all’energia prodotta da due centrali a biomasse. La produzione di acqua calda e il calore necessario a riscaldare le aule dei due plessi arriverà da derivati dal legname, come il cippato, che le aziende locali del settore producono grazie ai tagli programmati e al recupero delle ramaglie del sottobosco delle Cerbaie.

Un progetto innovativo ma al tempo stesso molto legato al territorio, una sorta di filiera corta dell’energia, che è entrato nel vivo proprio in questi giorni con l’avvio dei lavori alla scuola di Querce. Qui la ditta che si è aggiudicata la gara, la Mario Menichini di Pistoia, è già all’opera per la posa delle tubature e per realizzare lo spazio dove verrà posizionata la centrale termica a biomasse che, con il proprio box, occuperà circa 24 metri quadrati.

lavori scuole Fucecchio

Il progetto delle centrali a biomasse per riscaldare le scuole presentato dal Comune di Fucecchio, che avrà un costo complessivo di poco superiore ai 300 mila euro, ha ottenuto un finanziamento della Regione Toscana per 193 mila euro. Un ulteriore contributo economico potrà arrivare in futuro grazie all’attivazione del conto termico, l’incentivo per l’incremento dell’efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili per impianti di piccole dimensioni.

“Il risparmio in termini economici e di inquinamento – spiega il sindaco Alessio Spinelli – è davvero notevole. Basti pensare che i due nuovi impianti andranno a sostituire delle vecchie caldaie alimentate a gpl e a gasolio. Non solo, l’installazione di queste centrali a biomasse potrà essere sfruttato in futuro anche per la realizzazione di un sistema di teleriscaldamento che potrebbe portare energia termica alle abitazioni che si trovano nelle vicinanze delle due scuole. E in ultimo, il nostro auspicio è questa tecnologia possa servire per attivare una filiera bosco-legna-energia che vada a vantaggio delle aziende locali del legno. Siamo orgogliosi di essere vicini alla realizzazione di un progetto che qualche anno fa, quando fu immaginato, sembrava utopico e che invece tra pochi mesi sarà già funzionante. Il tutto in linea con quella transizione ecologica che è elemento portante del recovery plan e con la necessità di tutelare l’ambiente e ridurre lo spreco di risorse che la pandemia ci ha mostrato essere ancor più una priorità”.

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