Botta e risposta tra sindaco e Federcaccia: “Giglioli chieda scusa. Subito tavolo con tartufai e agricoltori”

La ricostruzione degli eventi. “Ringrazi le associazioni o si ritroverà veramente ‘dassessolo’”

Non si placa il botta e risposta tra Federcaccia e amministrazione di San Miniato: alle accuse di boicottaggio da parte del sindaco Simone Giglioli replica tutto il consiglio direttivo dell’associazione venatoria, con un dettagliato elenco degli eventi e con una richiesta: “Il sindaco chieda scusa e convochi le associazioni, altrimenti si troverà veramente ‘dassessolo’”.

“Siamo rimasti amaramente sorpresi delle affermazioni rilasciate dal sindaco del comune di San Miniato – dicono dal consiglio direttivo di Federcaccia San Miniato -, in merito all’articolo sulle condizioni del territorio samminiatese, prendendo spunto dalla Giornata mondiale sulla biodiversità. Duole constatare che non è nuovo a certe esternazioni, che se da un lato nascondono un palese nervosismo dall’altro mettono a nudo la scarsa simpatia verso la categoria dei cacciatori samminiatesi.

Tralasciando altre funzioni determinanti per la gestione venatoria, attraverso servizi gratuiti svolti dai volontari della Federcaccia attraverso l’ufficio posto nel centro storico del capoluogo, ci preme sottolineare che l’affermazione usata dal sindaco non trova alcun riscontro concreto, essendo la Federcaccia di San Miniato l’unica associazione attiva con iniziative e proposte all’amministrazione comunale su argomenti inerenti il territorio e l’ambiente oltre che a stimolare cultura, argomento questo che notiamo sta a cuore al sindaco”.

“Ma andiamo per gradi per comunicare al primo cittadino alcuni dati a dimostrazione che operiamo con serietà, trasparenza e abbiamo la coscienza a posto – e qui la cronologia degli eventi -: il 21 agosto 2019 abbiamo inviato una lettera per richiedere incontro con il nuovo assessore alle politiche venatorie Elisa Montanelli, il 5 settembre 2019 primo incontro di presentazione, in occasione del quale ci viene richiesto un elenco di temi da presentare, affrontare e discutere, il 14 settembre 2019 protocolliamo 13 punti di interesse non solo venatorio ma rivolti a tutto il territorio, il 17 dicembre 2019 primo incontro ufficiale con l’assessore alle politiche venatorie e con il sindaco: sono presenti Federcaccia, ARCT, Arcicaccia, tartufai, agricoltori e il comandante della polizia municipale. Il 7 luglio 2020 nuova e ultima riunione in sala consiliare alla presenza dell’assessore alle politiche venatorie e dell’assessore all’ambiente. Incontro allargato, su iniziativa dell’amministrazione, anche alle altre associazioni: tartufai, agricoltori, Francigena, Moti Carbonari e altre”.

“A far data dall’ultimo incontro – riprende Federcaccia – non sono state organizzate altre riunione e i tredici temi presentati con lettera del 14 Settembre 2019 non sono stati ad oggi chiariti ne hanno avuto risposte concrete. Apostrofare la Federcaccia come un’associazione che ‘boicotta’ gli incontri, ci sembra surreale ed affermazione menzognera, offensiva e irrispettosa nei confronti di un’associazione attiva, seria e professionale e soprattutto dell’impegno volontario dei suoi soci. Il sindaco farebbe meglio a cercare maggiore collaborazione con tutte le associazioni samminiatesi, e complimentarsi con questi gruppi che sono la linfa vitale di questo comune. Altrimenti si troverà veramente ‘dassessolo’… Pertanto, sarebbe opportuno nei confronti dei cacciatori associati alla Federcaccia ma in generale a tutti i cacciatori che il sindaco chiedesse scusa e lo invitiamo, nel contempo, a convocare un nuovo incontro con le associazioni dei cacciatori, agricoltori e tartufai per costruire un percorso condiviso per la salvaguardia del nostro territorio”.

“È utile ricordare – continuano i cacciatori – come San Miniato sia stato ed è un comune ad alta vocazione venatoria. Non esiste famiglia non esiste casa, che non abbia vissuto attraverso i nonni gli zii, i genitori ricordi legati ad un’attività, quella venatoria, che si perde nella notte dei tempi. Ricordi legati ad un passato e ad una tradizione che si fondava sulla coesione e condivisione.

Caccia è tradizione, è cultura, è impegno, è dedizione, è sacrificio, è storia. Con queste definizioni, vogliamo sottolineare che Federcaccia coltiva e promuove queste attitudini con la sua rappresentanza pari a circa l’80 percento della popolazione venatoria samminiatese. La nostra sezione è una struttura che gode di ampia fiducia e serietà. I servizi che la Federcaccia svolge per la gestione del territorio sono davanti agli occhi di tutti, partendo dalla gestione della Zona di ripopolamento e cattura, alla gestione delle specie animali invasive dannose per l’agricoltura e l’incolumità delle persone, agli interventi per i miglioramenti ambientali destinati al foraggiamento della selvaggina ed alla ripulitura di aree inselvatichite.

Senza dimenticare i servizi ai cacciatori, ai detentori di armi e la collaborazione messa in atto con la stessa amministrazione comunale, con alcuni uffici della stessa amministrazione, in particolare con la polizia municipale di San Miniato per la gestione dei tesserini venatori in momenti di emergenza come la pandemia, al fine di consentire alla cittadinanza di usufruire di servizi più essenziali ed indispensabili erogati dalla polizia municipale, attraverso una funzionale ed efficiente gestione dei flussi di prenotazione”.

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