Due attività del Cuoio nella mappa di quelle che non chiedono il green pass

Quasi 1900 iscritto al sito internet che si definisce “dei professionisti non discriminatori”
Si definisce “Il portale dei professionisti non discriminatori” e raggruppa le attività “a favore della coesistenza amorevole invece della discriminazione e dell’esclusione”. Per questo gli iscritti si impegnano a rinunciare “espressamente alla presentazione dei documenti sanitari. Animap si basa sulla ‘buona fede’ e quindi non garantisce il rispetto di questi principi etici”.
In sostanza, per fruire di queste attività non serve esibire il green pass. Tra le quasi 1900 attività aderenti, ce ne sono anche due del comprensorio del Cuoio: Holiday HouseCuordiNatura a Montalto di Montopoli Valdarno e Biolandia, negozio di alimentazione biologica a San Miniato Basso. Sulla direttrice della FiPiLi, ci sono anche Pepato Stefania Counselor di Pontedera e Yoga Spaziolistico di Empoli.
“Soprattutto nei Paesi finora democratici, i diritti fondamentali sono stati sospesi ‘per il bene comune’ – si legge sul sito internet dotato di mappa e che sembra tradotto, quindi nato non in italiano – e sono state adottate misure che hanno un grave impatto negativo sui nostri corpi e sulle nostre menti. L’obiettivo della politica è chiaramente formulato: solo una popolazione mondiale completamente vaccinata può porre fine alla pandemia e portare al ‘recupero delle libertà’.
In tutto il mondo, ci sono sempre più persone che criticano sia la portata della pandemia di Corona che le misure adottate dai politici, o addirittura le rifiutano. Oggi, queste persone stanno formando organizzazioni, associazioni e gruppi per difendere insieme la libertà e la sovranità di ogni individuo. In particolare, il diritto all’integrità fisica e mentale è un diritto umano sancito dai diritti fondamentali di molti Paesi”.
Il Team Animap, quindi, “basa la sua iniziativa su questi diritti fondamentali validi a livello internazionale e invita tutti gli imprenditori ad aderire a questa iniziativa”. Con l’invito: “Registra la tua attività ora, gratuitamente, e unisciti ad altri 1876 imprenditori per inviare un messaggio forte e visibile che non sei d’accordo con il tuo governo e il suo trattamento dei diritti umani. Esprimete la vostra posizione personale che non sosterreste mai le misure associate solo sotto costrizione e di vostra spontanea volontà”.