San Miniato ricorda Pietro Bucalossi a trent’anni dalla morte foto

Il sindaco: "Un sanminiatese illustre che ha lasciato un segno importante nella storia e nella memoria della nostra comunità"

Una cerimonia sentita e molto partecipata quella che si è svolta questa mattina (15 marzo) ai Giardini di San Miniato per ricordare i trent’anni dalla scomparsa di Pietro Bucalossi.

Professore e oncologo di fama mondiale prima, poi ministro della Repubblica Italiana, onorevole e sindaco di Milano poi, è stato celebrato dal sindaco Simone Giglioli che ha deposto un mazzo di fiori al cippo situato all’ingresso dei giardini, dove è stata anche deposta una corona di rose inviata dal Comune di Milano. A ricordare l’illustre concittadino sanminiatese sono stati anche il nipote Alfredo Bucalossi, l’onorevole Valdo Spini presidente della Fondazione Circolo fratelli Rosselli, il presidente dell’Anpi Bruno Possenti e Fabrizio Mandorlini del Comitato Bucalossi, la realtà che dieci anni fa attivò il percorso che portò all’intitolazione dei giardini del centro storico e che sta lavorando per realizzare altre occasioni di ricordo e celebrazione. Presenti numerosi cittadini e gli alunni di due classi della scuola media di San Miniato.

“Ricordare Pietro Bucalossi era doveroso e necessario perché è stato un indiscusso protagonista della vita politica italiana fra gli anni ’50 e ’70, un antifascista che ha portato un grande esempio di virtù civiche e competenze professionali – ha spiegato il sindaco Giglioli –. Sono molto felice che il Comune di Milano abbia voluto inviare un omaggio floreale per ricordare il suo ex sindaco, una figura che è ancora ben presente nei ricordi della Città lombarda. Bucalossi che, in seguito, fu anche ministro dei lavori pubblici, ministro della ricerca scientifica e vice presidente della Camera, non ha mai perso di vista i propri valori ed è riuscito ad affiancare a questa folgorante carriera politica una lavorativa altrettanto straordinaria. E’ stato un oncologo di fama internazionale, capace di gesti di grande umanità verso i pazienti, che ha dato una svolta decisiva allo studio dei tumori, senza tuttavia perdere il contatto con le sue radici e con la sua città, San Miniato. L’iniziativa di oggi apre le porte ad una serie di opportunità per celebrare Bucalossi, un sanminiatese illustre che ha lasciato un segno importante nella storia e nella memoria della nostra comunità, che volevamo ricordarlo come merita”.

“Pietro Bucalossi costituisce un esempio di come si possa essere importanti nella vita professionale e profondamente impegnati in campo politico – ha dichiarato Spini -. Come scienziato, ha scritto il suo allievo Umberto Veronesi ‘ha lasciato un’eredità scientifica all’intero paese’. Da militante nella Resistenza, al fascismo e poi esponente dei partiti d’azione, socialdemocratico e repubblicano, fu sempre un tenace combattente per le proprie idee. Uomo di carattere non facile, si trovò spesso in contrasto con i leader dei partiti in cui via via militava. Ancora oggi costituisce un esempio per i giovani di come l’alto impegno professionale e l’intenso impegno politico non solo non siano in antagonismo, ma anzi possano completare una figura così importante e significativa come il sanminiatese Pietro Bucalossi”.

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