Rateizzazione della Tari, Forza Italia vota no in consiglio comunale

Testai e Ramello: "Venti giorni fa già arrivati gli avvisi, questo non è il modo di amministrare"

Sul punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Fucecchio del 21 marzo 2022 che riguardava la determinazione del numero delle rate e delle scadenze Tari anno 2022 Forza Italia ha espresso voto contrario.

“Come già ormai avviene da anni – si spiega in una nota di Simone Testai e Sabrina Ramello di Forza Italia -, il Consiglio Comunale infatti viene chiamato ad esprimersi senza avere potuto visionare il piano economico-finanziario del gestore Alia relativo all’anno 2022, senza cioè avere potuto capire quanto si spende per il servizio e le ragioni della spesa. La legge consente ai Comuni di approvare il Pef entro il 30 di aprile ma è una facoltà non un obbligo e nella nostra visione è giusto che cittadini siano informati prima di quanto dovranno pagare per il 2022, e di conseguenza dopo potranno essere stabilite rate e scadenze. La cosa singolare è che il giorno successivo al consiglio che decideva il numero delle rate, i Fucecchiesi si sono trovati nella cassetta delle lettere gli avvisi di pagamento di Alia, con avvisi datati 2 marzo, venti giorni prima del voto in consiglio e noi che ci lamentiamo dell’inefficienza dell’amministrazione, non dovremmo: sono veggenti. Noi intendiamo ribadire la nostra profonda contrarietà a questo modo di amministrare nel quale è evidente che è il gestore Alia a dettare le regole mentre, i Comuni gestiti, si limitano a recepire le indicazioni ricevute attuando vere e proprie sceneggiate nei consigli comunali, che vengono rilegati al ruolo di ratificatore delle scelte aziendali di Alia e non a organo decisionale quale esso è. Dal 2018 assistiamo in modo sistematico alle richieste presentate dal gestore Alia a causa di maggiori costi legati al servizio di raccolta, trasporto e smaltimento causati dalla mancanza di impianti nella Regione Toscana. La Regione Toscana non è riuscita ad approvare nella scorsa legislatura il Piano regionale dei Rifiuti e delle bonifiche e questo spiega l’aumento esponenziale dei costi che i cittadini hanno sopportato dal 2018 e che dovranno sopportare nelle prossime annualità. La persistente mancanza di una visione strategica sul tema della gestione dei rifiuti da parte del Pd, maggioranza politica che ha governato e governa la Toscana comporta non soltanto costi elevati per le tasche dei cittadini ma rischia di provocare per la Toscana un ritardo incolmabile rispetto agli obblighi imposti dalla normativa comunitaria che prevede, ad esempio, la quasi totale chiusura delle discariche al 2030. Un’appropriata gestione dei rifiuti richiede invece uno sforzo notevole su più fronti: un forte aumento della quantità e qualità della raccolta differenziata e del riciclo, consistenti investimenti in nuova capacità di recuperare energia dai rifiuti, di trattamento dell’organico e di valorizzazione delle matrici riciclabili”.

“Una capacità di pianificazione strategica  – sottolineano i consiglieri di Forza Italia – che finora è mancata e che si traduce in costi per i contribuenti senza benefici per l’ambiente. Il nostro no ribadito in Consiglio Comunale non era soltanto nei confronti della determinazione del numero di rate e delle scadenze sul pagamento della Tari ma nei confronti di politiche inefficienti e datate su un tema tanto importante quale quello della gestione dei rifiuti; e sulla sudditanza che i comuni hanno nei confronti di Alia a discapito dei cittadini, che si trovano pagare a caro prezzo il servizio di raccolta rifiuti, nonostante il loro impegno nella raccolta differenziata”.

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