Alla Marginetta Castelfranco ricorda i caduti brasiliani foto

Durante la Seconda guerra mondiale si accamparono fuori Staffoli per portare il loro contributo agli italiani

Questa mattina (21 aprile) a Castelfranco di Sotto è stato celebrato il 77esimo anniversario della Liberazione delle delegazioni del dipartimento di storia e cultura dell’esercito brasiliano, della direzione del patrimonio storico e culturale e del Centro di comunicazioni sociali.

Una commemorazione avvenuta alla presenza del corpo di spedizione brasiliano nella riserva naturale di Montefalcone a La Marginetta, monumento costruito dai soldati brasiliani tra il 1944 e 1945. La cerimonia ha ricordato i caduti brasiliani della Forca expedicionaria brasileira, che si accamparono numerosi nella zona boschiva fuori Staffoli per portare il loro contributo agli italiani colpiti dalla guerra.
Ha partecipato alla cerimonia una rappresentanza dell’esercito brasiliano, guidata dal Direttore del Patrimonio Storico e Culturale dell’Esercito, il Generale di Brigata Luciano Antonio Sibinel, e dal Colonnello Sérgio Alexandre de Oliveira. Erano inoltre presenti il sindaco di Castelfranco di Sotto, Gabriele Toti, il sindaco di Fucecchio, Alessio Spinelli, l’assessore di Santa Croce sull’Arno Daniele Bocciardi, il maresciallo del nucleo Cc per la tutela della biodiversità, Giuseppe Tomaselli, insieme ad un folta rappresentanza di forze dell’ordine locali.

È stata l’occasione per ricordare e celebrare il ruolo dei militari brasiliani durante la Seconda Guerra Mondiale e la loro partecipazione alle operazioni militari alleate con una massiccia presenza di uomini anche sulle colline del Valdarno inferiore. I brasiliani portarono a Staffoli le loro razioni di cibo e un po’ di sostegno, anche attraverso cure mediche, alla popolazione civile stremata dalla guerra.
È stata inoltre ribadita l’importanza simbolica de La Marginetta, un monumento unico nel suo genere, costruita ad immagine e somiglianza della Grotta di Lourdes, è forse l’unica costruzione realizzata da soldati durante la Seconda Guerra Mondiale a tema religioso. Fu riscoperta nel 2002 da un cittadino del luogo, Giuliano Cappelli che ha da sempre dato un prezioso contributo alla conservazione del luogo e alla diffusione della memoria storica.

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