Videosorveglianza, 4 nuove telecamere tra Castelfranco di Sotto e frazioni

"Svilupperemo anche la parte infrastrutturale che tiene insieme la rete così, in un futuro, potremo implementare ulteriormente"

Sorveglianza elettronica sempre più presente a Castelfranco di Sotto, Villa Campanile e Orentano, anche e soprattutto grazie alle nuove tecnologie. E’ di questi giorni, infatti l’erogazione di oltre 23mila euro al Comune per l’installazione di quattro nuove telecamere del tipo “lettura targhe”, con tanto anche di “realizzazione delle opere complementari e della fornitura delle strumentazioni atte a consentire la gestione e l’utilizzo delle stesse all’interno dell’impianto di videosorveglianza comunale”.

I soldi di provenienza ministeriale sono la risposta alla richiesta effettuata dal Comune alla Regione Toscana nel 2019, per il bando sul “Monitoraggio Integrato”, dedicato a installazione, implementazione e adeguamento dei sistemi di videosorveglianza. Una rete che un po’ in tutto il comune si sta ampliando da diversi anni e ormai consta di vari occhi elettronici usati come deterrente, tanto per fare un esempio, dell’abbandono di rifiuti nelle Cerbaie e non solo. Ma anche come strumento utilissimo da mettere nelle mani della polizia municipale, che soprattutto con le telecamere di ultima generazione è in grado di monitorare quasi in diretta il passaggio delle auto negli snodi principali e negli accessi al comune.

I dispositivi di lettura della targa sono poi funzionali a effettuare tutta una serie di ulteriori controlli, come sulla vera e propria emergenza dei mezzi circolanti senza copertura assicurativa: un fenomeno che secondo dati di alcuni mesi fa riguarderebbe circa 47mia auto sul totale di quelle immatricolate in Provincia di Pisa. In quella graduatoria Castelfranco, tanto per rimanere in tema, ne segnava più di 1500. “Ne metteremo due nel capoluogo e due nelle frazioni – conferma il sindaco di Castelfranco Gabriele Toti –. In questo caso sono lavori importanti anche perché, oltre a implementare il parco macchine, svilupperanno anche la parte infrastrutturale che tiene insieme la rete delle telecamere. Questo ci consentirà, in un futuro, anche di implementare ulteriormente la sorveglianza in un’ottica d’integrazione”.

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