Doppia cerimonia per celebrare la Liberazione di San Miniato

Ci sarà un ritrovato a Calenzano e poi al Museo della memoria

L’amministrazione comunale e l’Anpi di San Miniato, insieme a molte associazioni civili e militari, celebreranno la liberazione di San Miniato domani (24 luglio), alle 9,30 a Calenzano per ricordare la battaglia, che vide impegnate le truppe tedesche e quelle americane per oltre un giorno e mezzo fra 23 al 24 , e poi  alle 10,30 si festeggerà la liberazione della città al Museo della memoria.

A Calenzano , sotto la chiesa dove è posta una targa ricordo, interverranno Vittorio Gasparri, presidente del Consiglio comunale, Simone Giglioli, sindaco di San Miniato, Michele Fiaschi, consigliere delegato alla memoria, Delio Fiordispina, presidente della sezione Anpi di San Miniato.

Al Museo della Memoria ci sarà Bruno Possenti, presidente provinciale dell’Anpi, verrà proiettato un video di Daniele Benvenuti sulla strage di Valicandoli, avvenuta il 20 luglio 1944, e il sindaco darà un riconoscimento a Rossana Rossi, che proprio in questo avvenimento fu gravemente ferita.

“La Liberazione di San Miniato – sottolinea Anpi – è un momento fondamentale del passaggio della guerra, perché il 24 luglio gli Alleati poterono entrare a San Miniato, che i Tedeschi avevano abbandonato, dopo avere provocato molti lutti, la distruzione della Rocca e l’abbattimento del 40% del patrimonio edilizio della città. Gli americani arrivarono in città passando sopra montagne di macerie con i loro mezzi e con i partigiani e da lì ricominciò la ricostruzione del nostro Comune. Il Cln nominò una giunta provvisoria, al Palagio ci fu per alcuni mesi, il campo degli Americani e i partiti antifascisti portarono avanti una difficile opera di ricostruzione materiale e morale della città. Per un po’ di tempo continuarono purtroppo i cannoneggiamenti e i Tedeschi rimasero a nord del nostro territorio, combattuti dalle pattuglie americane guidate dai partigiani. Solo il 1 settembre gli alleati varcarono l’Arno. La guerra voluta dai nazifascisti provocò a San Miniato centinaia di vittime civili, lutti, fame e miseria, celebrare la Liberazione significa oggi ricordare come San Miniato è ripartita cercando di cancellare i guasti provocati dal regime fascista per puntare dopo allo sviluppo del nostro territorio”.

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