Bagni inaccessibili, zanzare ed erbacce: il paradiso perduto nelle promesse di riqualificazione foto

La buca del Palio avrebbe poturo essere un'oasi felice per chi è costretto a rimanere in città

Avrebbe potuto rappresentare l’isola felice per coloro che in agosto, per scelta o per necessità, restano in città. Purtroppo nessuno ha pensato di offrire quest’opportunità utile a chi nelle due settimane centrali del mese, con la città semi vuota, andrà in cerca di svago e refrigerio o fare due passi per mantenersi in forma. L’isola felice avrebbe potuto essere la buca del Palio a Fucecchio: le potenzialità e i buoni propositi a riguardo non sono mai mancati.

La location adiacente viale Rosselli infatti, adeguatamente ripulita e sistemata, avrebbe potuto ospitare per trascorrere qualche ora chi resta in città aiutandolo a sopportare le temperature fuori controllo di questa torrida estate. Discorso non nuovo per la città: l’impianto ippico naturale più agognato e più bello d’Italia, che in tanti vorrebbero avere nella propria città, è sempre più “usa e getta”. Terminata la settimana del palio, ha ospitato con successo un evento estivo, ma della sua manutenzione e pulizia non ci sono tracce, forse se ne riparlerà a marzo dell’anno prossimo con le corse di primavera per l’addestramento al palio.

Per agosto, chi vuole trascorrerci qualche ora in compagnia, fare due passi o una lettura,  potrà comunque accederci, il parco è aperto. Il consiglio è quello di portarsi al seguito una buona dose di repellente antizanzare perché le erbacce, e quindi insetti di ogni tipo e zanzare, la fanno da padroni. Magari anche qualche sedia perché le panchine sono coperte dalla vegetazione. Per non parlare dell’eventuale uso dei servizi igienici, se qualcuno ne avvertisse improvvisamente il bisogno, praticamente inarrivabili dalla vegetazione.

Che dire poi della pista dove corrono i cavalli, alla quale manca un’adeguata manutenzione dal giorno del palio (22 maggio) ed è diventata quasi un blocco di cemento che qualcuno in auto o minicar si diverte a percorrere. Su di una panchina si scorge addirittura un giaciglio forse utilizzato da chi evidentemente non ha l’impianto dell’aria condizionata in casa, o forse non ha nemmeno una casa.

È triste vedere un luogo che ha grandi potenzialità abbandonato a se stesso e dove ci sono ancora i rifiuti da portare via. La buca D’Andrea però vanta due primati: è un impianto naturale che molte realtà paliesche ci invidiano e anche quello che vanta il maggior numero di promesse di riqualificazione ancora nel cassetto.

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