Controlli Arpat ad Aquarno: emerse 2 irregolarità

Sanzionate in via amministrativa. Proposte alcune azioni di miglioramento per le emissioni in atmosfera

Nel primo semestre 2022 il personale del dipartimento provinciale Arpat di Pisa ha effettuato il controllo del consorzio Aquarno di Santa Croce sull’Arno dalla quale sono emerse due irregolarità rispetto a quanto riportato nell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia), su alcuni aspetti generali dell’impianto di trattamento e centrifugazione dei fanghi, sanzionate in via amministrativa e sono state proposte alcune azioni di miglioramento per le emissioni in atmosfera.

Per le emissioni in atmosfera sono stati eseguiti campionamenti all’emissione E1 per tutti i parametri previsti (microinquinanti e macroinquinanti) nel quadro emissivo autorizzato, riscontrando il rispetto dei Valori Limite previsti dall’Aia, così come nel campionamento effettuato lo scorso anno. A seguito del controllo alle emissioni sono state proposte alcune “azioni di miglioramento” per il Sistema di Monitoraggio in Continuo delle Emissioni (SMCE) e per le emissioni diffuse (polveri, fumi), osservate durante il sopralluogo in alcune parti dell’impianto.

Per la matrice ambientale “Rifiuti” si specifica che gli accertamenti analitici effettuati sul campione tal quale di keu (EER 190112) hanno confermato, ai fini della classificazione, la non pericolosità del rifiuto. Per quanto riguarda il test di cessione in acqua deionizzata (in accordo alla norma UNI EN 12457-2) per il parametro Cromo VI ha confermato l’accettabilità dello stesso in discariche per rifiuti non pericolosi. Il keu prodotto, nel corso del 2021 (9.982 ton), è stato destinato pressoché integralmente al recupero (9.856 ton) verso aziende in Italia, che lo trasformano esclusivamente per la produzione di cemento, ed in misura minima allo smaltimento in discarica (150 ton).

Per la matrice suolo e sottosuolo è stato effettuato il monitoraggio delle acque sotterranee dai sei piezometri esistenti che ha evidenziato l’esistenza di una accentuata depressione piezometrica caratterizzata da curve concentriche, la cui zona di massimo infossamento (circa 30 m al di sotto del l.m.m.) è localizzata in corrispondenza della zona industriale di Santa Croce sull’Arno, dove si verifica la più elevata concentrazione di pozzi e di quantitativi di acqua emunti globalmente dal sottosuolo.

L’impianto effettua il trattamento termico e recupero dei fanghi conciari in arrivo dall’impianto di depurazione consortile di acque reflue industriali. Dai processi di depurazione delle acque vengono prodotte grandi quantità di “fanghi” di origine biologica (con elevato contenuto di sostanza organica) e chimico fisica (terziaria, prevalenza di contenuto inorganico) che, attraverso i fangodotti, arrivano all’impianto gestito dal consorzio Aquarno.

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