E’ stato affidato in questi giorni l’incarico per la progettazione esecutiva architettonica, strutturale e impiantistica dell’opera EcoPark di Ponte a Elsa, nel Comune di Empoli. Entro la fine di marzo del 2026, la nuova struttura che l’amministrazione comunale empolese ha deciso di far nascere sulle ceneri di quello scempio nel centro della frazione definito negli anni “ecomostro” sarà completata e collaudata.

L’inizio dei lavori era già stato annunciato per l’anno prossimo. Come nella favola, quindi, il brutto anatroccolo finalmente diventerà un bel cigno. A renderlo tale dovrà pensarci una società di ingegneria di Castelfiorentino a cui è stato assegnato l’incarico che prevede anche la direzione operativa delle strutture e degli impianti per la somma complessiva di 152.256 euro. La scelta di ricorrere a professionisti esterni all’ente è stata motivata dalle tempistiche dettate dal bando relativo al finanziamento ottenuto dal Ministero e la carenza di organico interno dell’Ufficio Tecnico in possesso di specifiche professionalità.

Le risorse ottenute per il maxi piano di recupero dell’immobile di via Gobetti abbandonato da inizio secolo ed acquistato all’asta di recente dall’amministrazione comunale, fanno capo ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (M5C2 Intervento 2.3). Le opere soggette a queste tipologie di finanziamento infatti dovranno essere collaudate e rendicontate entro il 31 marzo 2026.
Il progetto definitivo dell’intervento di rigenerazione urbana del complesso EcoPark, fabbricato dismesso nel centro abitato di Ponte a Elsa, approvato lo scorso luglio, prevede la realizzazione di 6 unità funzionali indipendenti per la realizzazione di servizi di rilevanza comunale e locale, spazi per associazioni, uno spazio esterno e un parcheggio interrato per complessivi 2mila metri quadrati.