Tartufo, San Miniato e la Toscana all’ottavo posto in Italia tra le realtà più attive foto

La classifica stilata nell'ambito di un progetto multimediale lanciato a Napoli per la valorizzazione del prodotto e delle manifestazioni

Costruire una comunicazione integrata che faccia del tartufo uno dei grandi attrattori turistici del nostro Paese. A questo mira Italia del Tartufo, un progetto multimediale e su più livelli presentato ieri (17 marzo) a Napoli, nel corso della Borsa mediterranea del turismo, nell’ambito della programmazione del Forum Turismo e Destinazioni organizzato dalla Rete Destinazione Sud, patrocinato dalla Provincia di Avellino e dalla Regione Campania.

Il progetto ha previsto la realizzazione della mappa MapMagazine Tartufo 2023 in collaborazione con Automobile Club d’Italia, già in vendita in libreria, in edicola e su typimediashop.it. Seguiranno presto la pubblicazione di una guida e lo sviluppo di un percorso online e offline per raccontare mese per mese tutti gli eventi, tutte le attività dal punto di vista economico, sociale e culturale che ruotano attorno al tartufo.

L’analisi di ecosistema svolta da Typimedia Editore ha permesso di stendere una classifica delle regioni più attive nella promozione del tartufo. La graduatoria è guidata dalle Marche, con cinque località. Poi ci sono l’Umbria e la Lombardia con quattro. Ma forse in tanti non sanno che anche la Sardegna e la Sicilia possono vantare una qualità straordinaria di tartufo. La Toscana è all’ottavo posto dove spicca San Miniato.

La presentazione è stata moderata da Gianluca Carrabs, esperto in economia delle risorse alimentari e dell’ambiente e curatore di MapMagazine Tartufo 2023. Tra i numerosi interventi, quelli di Alfonso Pecoraro Scanio, ex ministro delle politiche agricole e forestali, di Nicola Caputo, assessore all’agricoltura della Regione Campania e di Rizieri Buonopane, presidente della Provincia di Avellino.

“Nell’immaginario collettivo e nella comunicazione massiva – dice Carrabs – abbiamo due grandi capitali del tartufo, Alba e Acqualagna. Ma non ci sono solo loro. Oggi a Napoli ci sono venti amministrazioni locali che raccontano il tartufo. È un prodotto stagionale, e ogni stagione ci regala questo grande diamante della tavola, che troviamo in tutto il Paese. L’associazione nazionale Città del Tartufo – sottolinea Carrabs – si sforza di fare proprio questo lavoro: raccontare la vocazione del territorio. Non è un caso che le qualità di tartufo prendano il loro nome dalle località: è un elemento che qualifica il territorio”.

Commenta positivamente il presidente dell’associazione nazionale Città del Tartufo, Michele Boscagli: “MapMagazine Tartufo 2023 è una mappa che racconta i 30 eventi più rappresentativi per il mondo del tartufo, ma è un’anteprima di quello che – auspichiamo – sarà un progetto editoriale più importante, e che vede le città del tartufo protagoniste”.

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