Leporaia affidato fino a giugno dopo la gara deserta, per il Tuttocuoio “la proposta è irricevibile”

Troppi gli interventi da fare, specie al campo sussidiario
“L’amministrazione comunale dimostra, ancora una volta, di non tenere al bene della comunità nel suo insieme, quanto piuttosto a piccoli e miseri interessi di parte”. Lo dice la presidente del TuttocuoioPaola Coia, definendo “irricevibile” la proposta di affidamento del Leporaia alla società sportiva di Ponte a Egola.
Il Tuttocuoio, spiega, “si è sempre impegnato per mantenere al meglio tutta la struttura utilizzandola solo ed esclusivamente per il fine per il quale le era stata consegnata mantenendola efficiente, portando a conoscenza del mondo sportivo, e non solo di quello, il nome di Ponte a Egola e di San Miniato. Ci dica il Sindaco se intende continuare a gestire con tanta ambiguità lo stadio Leporaia”.
Ormai da tempo, con specifiche convenzioni, le strutture sportive di San Miniato vengono affidate alle società che le utilizzano con prevalenza, per periodi però, al termine dei quali le convenzioni (e quindi le convenzioni) devono essere rinnovate e possono essere modificate
“Dopo le disavventure del bando di affidamento – spiega la Società – finito ovviamente nel nulla per le improponibili condizioni offerte, l’Amministrazione vorrebbe affidare al Tuttocuoio la struttura pretendendo, oltre che la manutenzione ordinaria e straordinaria, anche la limitazione del periodo al solo corrente anno sportivo 2023/2024 con scadenza quindi al giugno 2024, in buona sostanza riproponendo, in piccolo, quello che era il bando andato deserto. La Società Tuttocuoio è rimasta sinora nel silenzio confidando nel buon senso dell’amministrazione comunale, ma adesso la pazienza è finita. Il presidente del Tuttocuoio insieme all’imprenditoria locale, gli sponsor, adesso è davvero stanca e pronta a denunciare tutte le nefandezze dell’amministrazione comunale.
Gli sponsor avevano dato la disponibilità ad intervenire personalmente per la sistemazione e ristrutturazione dei bagni, dello spogliatoio della juniores e del taglio produttivo degli alberi e vegetazione e che anche tale disponibilità nell’effettuare operazioni, non di poco costo e che avrebbero già dovute essere state fatte da parte del Comune, non sono state di fatto considerate e valutate quale risparmio per la comunità sanminiatese, che già avere effettuato, con il consenso degli uffici comunali, la pulizia del canale di scolo che corre lungo il lato della struttura è costata una quasi denuncia da parte della Regione Toscana”.
Il Tuttocuoio si è dovuto allenare per mesi “in una situazione di assoluta difficoltà a causa delle condizioni precarie del campo sussidiario, gestito da altri su concessione non formalizzata, del Comune, e sul quale ha dovuto registrare infortuni dei calciatori a causa del fondo troppo duro perché non curato e quindi inidoneo al suo uso naturale”. Per oltre tre anni poi, sostiene ancora la società, si è assistito “a una gestione del sussidiario da parte di una associazione amatoriale, alla quale, sembrerebbe, lo stesso sia stato ceduto a titolo gratuito e senza alcun atto formale“.
Ma ora la proposta al Tuttocuoio è di affidare la struttura solo fino a giugno 2024, “senza minimamente considerare la improponibilità di tale offerta per come già evidenziato in sede di incontri informali con l’Amministrazione, nel corso dei quali si era definito quale periodo minimale di arrivare al giugno 2025, in considerazione della necessità di prevedere una serie di investimenti migliorativi da un punto di vista strutturale (impianto irrigazione sussidiario o ristrutturazione in sintetico) che potessero essere economicamente compatibili con la durata del periodo di gestione”.