“Prima di espandere serve la sicurezza idraulica”, Consulta preoccupata per le nuove lottizzazioni

Giglioli rassicura: “Sono previste varie opere di miglioramento nell’area”
“La domanda che in tanti vorremmo porre al Comune è semplice: l’acqua, con tutto quel nuovo cemento, da San Donato, chi la toglie?”. E’ questa una delle problematiche affrontate ieri sera (18 dicembre) alla consulta della frazione di San Miniato, in occasione della discussione di tutta una serie di opere di sicurezza idraulica attese, ma soprattutto della nuova grande lottizzazione che interesserà la frazione a breve.
Andrà infatti a votazione domani pomeriggio in consiglio comunale un nuovo piano per la trasformazione a destinazione commerciale e direzionale di alcune porzioni ai confini dell’area logistica. In tutto circa 5 ettari di aree che secondo l’amministrazione comunale finiranno per arricchire l’Interporto, ma stanno scatenando anche alcune polemiche fra i residenti per il timore delle ripercussioni che la cementificazione potrebbe avere sulla tenuta idraulica della zona, già soggetta allagamenti e ristagni.
Le aree interessate sono principalmente tre: una (lotto 5) è quella dove un tempo sorgeva lo scheletro di quello che avrebbe dovuto diventare un albergo, proprio a ridosso dell’uscita della superstrada; un’altra (lotto 10) comprende parte dello spazio che fino al 2016 era stato al centro degli interessi del colosso tedesco Penny Market, compreso tra la ferrovia e la Bretella del Cuoio; un terzo, infine, è quello sul retro del distributore di benzina. Quest’ultima, oltre alla natura commerciale e direzionale, comprenderebbe anche aree verdi e del residenziale. In generale il tema, scottante, è al centro delle preoccupazioni di alcuni residenti, che in assenza di esponenti della giunta lunedì sera si sono riuniti nella consulta per esprimere i propri dubbi a riguardo.
“San Donato – spiega Roberto Bartalini, presidente della consulta – ha da sempre problemi di allagamenti e tenuta idraulica, che sono legati ad un assetto della rete dei fossi che non è più all’altezza dell’urbanizzazione attuale della frazione. Non siamo contrari a prescindere a nuove lottizzazioni, ma vorremmo che prima di parlare di questo si risolvessero gli storici problemi che quest’area ha con questo problema. Quelle aree interessate dalla lottizzazione sono le più basse dell’intera località e sono da sempre soggette ad allagarsi, come tante altre zone dell’abitato, con tutti i disagi che i cittadini hanno comunicato in questi anni. Prima di espandere, si pensi alla sicurezza idraulica”.
Non a caso, sempre all’ordine del giorno della medesima consulta, vi erano le molte opere di natura idraulica attese nella frazione, fra cui il deflusso delle acque da via Cimarosa verso il Rio Pratuccio, il canale di collegamento Rio Pratuccio Rio Nuovo, le fosse di scolo da via Cimarosa lungo il campo sportivo fino al Rio Pratuccio e le pompe sempre sul Rio Nuovo. Opere che il sindaco di San Miniato Simone Giglioli descrive come in previsione, anche se non disposto a rallentare l’iter per la lottizzazione dell’Interporto che, dice, “potrebbe essere propedeutica anche all’attivazione dello scalo ferroviario”.
“Quelle che passeranno in consiglio sono approvazioni di cose già adottate, legate ai nuovi battenti idraulici, ma sulla scorta di previsioni che sono iniziate fra il 2008 ed il 2015″ spiega il primo cittadino, che precisa: “Sono comunque previsioni legate a strumenti urbanistici in scadenza e soggette a clausole di salvaguardia, anche se potremmo incorrere in una proroga”. Sull’assetto idraulico della frazione, poi, il sindaco aggiunge: “Sono previste varie opere di miglioramento della sicurezza idraulica nell’area, che saranno attuate in futuro”.