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Rifiuti, Del Grande: “Aumentano i costi per servizi ridotti”

8 novembre 2024 | 14:04
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Rifiuti, Del Grande: “Aumentano i costi per servizi ridotti”

Il sindaco chiede “che l’Azienda, prenda atto delle difficoltà a cui i Comuni vanno incontro e riveda i PEF, in modo tale da alleggerire i bilanci comunali”

“I bilanci dei Comuni non possono supportare questi costi, non corrispondenti ai servizi che spesso sono non soddisfacenti”. Ne è convinta Manuela Del Grande, sindaco di Santa Maria a Monte, che lo disse anche “partecipando all’incontro sulla Tari promosso dai sindacati il 15 ottobre nella sede dell’Unione Valdera“.

“Le spese per il servizio di pulizia e raccolta del rifiuto – ricorda – sono aumentate in modo esponenziale negli ultimi anni da parte del gestore, che ha annunciato alle amministrazioni un aumento delle tariffe del 9,57% per i cittadini, in base ad un Pef che a Santa Maria a Monte è aumentato del 39%”.

Nell’occasione, Del Grande precisò come “pur essendo d’accordo nell’aver dato pari dignità economiche ai dipendenti delle cooperative, non è accettabile che, la procedura di internalizzazione del personale ricada sulle pubbliche amministrazioni e sulla cittadinanza stessa.
Del resto, come dichiarato dal segretario della Cisl in merito all’accordo Geofor e sindacati, per l’internalizzazione del personale delle cooperative che avevano l’appalto della raccolta di rifiuti, il maggior costo dovuto al personale non sarebbe dovuto ricadere sulla tariffazione, ma sarebbe stato assorbito da altre entrate quali ad esempio il riciclo e vendita di metallo.

Quindi l’aumento del costo per la procedura di internalizzazione, non doveva essere legata agli aumenti delle tariffe.
Del resto, dal 2020 ad oggi (2025) si nota un aumento delle spese per il nostro Comune del 118%, passando da circa 1.300.000 a circa 2.856.000. Questo, a fronte di un numero di servizi che è progressivamente diminuito.
Quindi la nostra Amministrazione si chiede: Come sono stati spesi i soldi che abbiamo pagato negli ultimi anni, se i servizi sono meno di prima? Capisco l’inflazione e gli aumenti dei costi, ma non bastano a giustificare questa maggiore spesa a fronte di servizi ridotti.

Evidentemente qualcosa non quadra, i patti sono stati disattesi, gli aumenti servono a coprire anche le maggiori spese di personale e di conseguenza i Comuni si sono ritrovati ad aumentare le tariffe alla popolazione. Spesso i cittadini si lamentano dei mancati ritiri, che non sempre segnalano all’Urp, ma inviano messaggi agli amministratori o telefonando direttamente al Sindaco.

Come avvenuto in ultima istanza il 6 novembre, in cui la raccolta della carta, è stata ritirata solo parzialmente su tutto il territorio, nonostante il precedente mercoledì non fosse stato passato il servizio, poiché era stato indetto legittimamente uno sciopero, ma di fatto sul territorio c’era un accumulo di carta. Chiedo che il servizio migliori e mi auguro che l’Azienda, prenda atto delle difficoltà a cui i Comuni vanno incontro e riveda i PEF, in modo tale da alleggerire i bilanci comunali molti dei quali erano già stati approvati col previsionale e che i cittadini non debbano più subire aumenti, non dovuti alle Amministrazioni, ma al gestore”.