Barchini, “Più considerazione o il Palio non ci sarà”

Chiedono rispetto e considerazione le contrade del Palio di Castelfranco. Una richiesta indirizzata all’amministrazione comunale, accusata di non tenere nella giusta considerazione l’importanza del Palio e l’attività svolta dalle contrade. A dirlo sono il presidente dell’associazione Palio Paolo Nuti e i quattro presidenti di contrada, mai così compatti nel denunciare un clima di insofferenza e di amarezza nei confronti della giunta.

“Una situazione – dice Nuti – che può mettere a rischio la prossima edizione, perché se le nostre richieste non verranno prese in considerazione, il 9 giugno il Palio non ci sarà”. All’origine di questa presa di posizione c’è il silenzio dell’amministrazione rispetto a determinate richieste avanzate dalle contrade. Richieste di sostegno, economico e non solo, ma anche di maggiore coinvolgimento e considerazione rispetto ad alcune scelte, a cominciare dalla recente riqualificazione della fontana. “Ci eravamo proposti per abbellirla in modo più decoroso – spiega Silvia Valori, presidente di San Bartolomeo – ma alla fine è stata fatta una cosa diversa”. Ma a far storcere il naso alle contrade, sopratutto, è il diverso atteggiamento che l’amministrazione avrebbe dimostrato verso altre associazioni, le cui attività, considerate di carattere “culturale”, hanno potuto godere del sostegno economico del Comune.
“A metà febbraio – raccontano i membri dell’associazione Palio – abbiamo protocollato una richiesta per avere un incontro, mentre il 5 marzo le contrade hanno prosentato un progetto per la richiesta di sostegno economico, con costi e spese calcolati su base annua”. “A quella richiesta – rivela Nuti – è stata proposta una cifra irrisoria che le contrade hanno rifiutato. Una quindicina di giorni fa, poi, abbiamo avuto un incontro con l’amministrazione, nel quale la giunta si era impegnata a darci una risposta entro una settimana. Ma ad oggi non abbiamo visto niente. Per questo chiediamo rispetto e considerazione. Perché le contrade hanno sempre lavorato nell’interesse della collettività e del paese, ma evidentemente l’attività aggregativa, le sfilate storiche, gli sbandieratori o i tamburini non sono abbastanza ‘culturali’ da meritare una certa attenzione”.
Il problema, tuttavia, “non sta semplicemente nei soldi – precisa il presidente di San Michele Giovanni Papa – ma è più una questione di atteggiamento e di mancanza di rispetto”. “Alla fine – aggiunge la presidente Valori – i quattro presidenti rappresentano un paese, senza dimenticare il lavoro materiale che c’è dietro alle contrade. Per questo il rispetto è dovuto”. Da qui la richiesta di una presa di posizione da parte della giunta, precisando tuttavia che la polemica esula da ogni colore politico: “Le contrade sono apolitiche per natura e per statuto – dice il presidente di San Martino Tiziano Salvadori -. Chi pensa di poter dare a questa protesta altri significati si sbaglia di grosso. Quello che denunciamo è il frutto di un dialogo costante fra noi presidenti, è l’espressione di un’amarezza che ci portiamo dietro da mesi e che non possiamo più tollerare”.

 

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