Due studenti rientrano dalla Cina a Ponte a Egola e a Fucecchio. Quarantena e protocolli Asl per il coronavirus

E' già partita l'attività di prevenzione e controllo, ma gli studenti stanno tutti bene. Dopo 15 giorni potranno rientrare a scuola

Sono almeno due i minori rientrati in questi giorni dalla Cina nel Comprensorio del Cuoio, uno a Ponte a Egola nel comune di San Miniato e almeno un altro a Fucecchio. Godono entrambi di buona salute e a Fucecchio non è chiaro se vi sia anche un altro caso: tutti hanno deciso di aderire alla quarantena volontaria consigliata da una direttiva del ministero della salute.

Quindi si stanno tutti comportando secondo i protocolli forniti dal ministero assicurano fonti sanitarie e le loro condizioni di salute non presentano alterazioni. Anzi, alcuni dei bambini nell’area più vasta dell’Empolese hanno già finito i 15 giorni di quarantena volontaria e potranno tornare fra i banchi di scuola. Con tutta probabilità – anche perché non si spiega altrimenti – coloro che sono rientrati in Italia, hanno sfruttato gli scali degli aeroporti internazionali, dato che i voli diretti tra Italia e Cina sono stati sospesi.

Uno dei ragazzi rientrati recentemente dalla Cina è iscritto all’istituto comprensivo Buonarroti di Ponte a Egola come confermato da vari fonti istituzionali, anche se da parte dell’istituto scolastico, trattandosi di minori, c’è il più stretto riserbo. Il ragazzo sarebbe tornato da qualche tempo e le sue condizioni di salute sarebbero buone, ma non è chiaro quando potrà rientrerà a scuola visto che sta seguendo il protocollo di isolamento volontario.
Il sindaco Simone Giglioli in qualità di garante della salute pubblica previsto dagli ordinamenti comunque sta seguendo la vicenda con attenzione.

Notizie rassicuranti arrivano anche da Fucecchio, dove “ci sono uno o due bambini – ha detto il sindaco Alessio Spinelli – che sono rientrati. Hanno deciso di fare tutti la quarantena e ogni giorno l’Asl chiama a casa per sapere se hanno la febbre o no. Mi hanno confermato che fino a ora non è stato riscontrato alcun problema e che godono tutti di ottima salute.
Anzi, di quelli che nell’empolese sono rientrati, so che qualcuno ha anche già finito il periodo di quarantena. Le scuole sono tenute a comunicare all’Asl il numero dei bambini che sono rientrati o che stanno per farlo e poi inizia il monitoraggio costante”.

I rientri, infatti, secondo quanto prevedono gli ultimi aggiornamenti delle circolari ministeriali, devono essere segnalati dalle direzioni scolastiche al dipartimento di prevenzione della Asl. Poi, gli studenti fino alla scuola secondaria di secondo grado possono decidere su base volontaria se restare a casa per 15 giorni, come caldeggiato dal ministero della salute e in collaborazione con il ministero dell’istruzione che ha dato indicazioni agli istituti scolastici per considerare quel periodo assenza giustificata. Durante i 15 giorni che iniziano a decorrere dalla partenza dalla Cina, il dipartimento di prevenzione insieme alle famiglie attiva una sorveglianza continua per valutare l’eventuale comparsa di sintomi.

Soltanto in quest’ultimo caso, ancora mai verificatosi nella zona del Cuoio, viene avviato il percorso sanitario previsto per i casi sospetti.

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