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Supermercati chiusi per Pasqua e Pasquetta in tutta la Toscana

Chiusi anche i tabaccai. L'assessore precisa: "Il provvedimento riguarda il commercio, non le attività artigianali"

Supermercati chiusi in tutta la Toscana per Pasqua e per Pasquetta. È stata pubblicata oggi 2 aprile l’ordinanza regionale firmata dal governatore Eugenio Giani con la quale viene disposta, per domenica (4 aprile) e lunedì (5 aprile) la chiusura di tutti gli esercizi commerciali, compresi gli esercizi di vicinato, la media e la grande distribuzione. Serrande abbassate anche per i tabaccai.

Gli esercizi commerciali che avevano previsto e annunciato le aperture, quindi, dovranno adeguarsi alla nuova regola. Che lascia una possibilità: potenziare la consegna a domicilio.

Rimane consentita, nel rispetto della vigente legislazione di emergenza, la consegna a domicilio esclusivamente attraverso prenotazione on line o telefonica. Non ci si potrà presentare altrimenti nell’esercizio commerciale di generi alimentari e beni di prima necessità. Potranno restare aperte solo le rivendite di giornali, farmacie e parafarmacie su tutto il territorio regionale. Rimane da capire se lo stesso provvedimento sarà adottato per il 25 aprile.

“Il motivo – spiega l’assessore alle attività produttive Leonardo Marras – che ci ha portato a decidere di fare questa scelta è che siamo stati convinti di riproporre, come lo scorso anno, le chiusure per questi giorni festivi dai numeri dei contagi, ancora elevanti e preoccupanti, che ci impongono di mantenere alta l’attenzione. Ogni iniziativa dunque va vista nell’ottica del massimo rigore che consenta di vivere le festività con grande equilibrio.

L’ordinanza, ribadisco, riguarda il commercio, infatti tra le attività che dovranno restare chiuse, con la sola possibilità di consegna a domicilio di generi alimentari e beni di prima necessità, sono citate le diverse tipologie di esercizi commerciali, ovvero: gli esercizi di vicinato, le medie e grandi strutture di vendita, i centri commerciali. Per questo, le attività artigianali e i pubblici esercizi, come panifici, ristoranti, pasticcerie, bar, rosticcerie, gelaterie, pasta fresca non essendo ricomprese tra quelle sottoposte a chiusura, potranno continuare, anche nei giorni 4 e 5 aprile, ad esercitare l’attività come regolato dalla zona rossa nazionale e cioè, facendo sia l’asporto che la consegna a domicilio negli orari consentiti. Allo stesso modo per il commercio ambulante, che non rientra tra le categorie individuate nell’ordinanza, sono valide le regole del Decreto”.

Quindi, i ristoranti, i bar, i pub, le rosticcerie, le pasticcerie, i negozi di pasta fresca, le gelaterie, le pizzerie, i panifici continuano ad esercitare la loro attività con le regole della zona rossa e quindi possono fare sia l’asporto che la consegna a domicilio negli orari consentiti. Non può faro una macelleria.

Sono aperti i mercati di generi alimentari, piante e fiori: l’ordinanza riguardo solo il commercio in sede fissa e non il commercio ambulante.

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