Riapre la Pam a Viareggio, i sindacati: “Esclusi i 14 lavoratori trasferiti a Altopascio, Livorno e Pisa”

Cgil, Cisl e Uil: "Notizia inaccettabile"

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“La Pam riapre a Viareggio e esclude i 14 lavoratori che al momento della chiusura del punto vendita di Largo Risorgimento furono trasferiti nei negozi di Altopascio, Livorno e Pisa assumendo lavoratori nuovi”. Lo rendono noto la Cgil, la Cisl e la Uil.

“Questo è quanto è stato comunicato dalla direzione aziendale ai sindacati nel corso dell’incontro richiesto per ricevere informazioni in merito alla nuova riapertura del punto vendita  Pam di Viareggio in Largo Risorgimento – dichiarano Sabina Bigazzi (Filcams Cgil), Giovanni Bernicchi (Fisascat Cisl) e Roberto Pacini (Uiltucs Uil) -.  Dopo la chiusura del negozio Pam di Viareggio avvenuta poco più di un anno fa, prospettato dall’azienda come atto definitivo, i 18 lavoratori allora impiegati sono stati trasferiti nei negozi limitrofi, ma il più vicino a 20 chilometri di distanza. Tale decisione fu comunicata subito dopo che il Comune di Viareggio approvato il progetto presentato da Pam per il rifacimento di parte della viabilità e del parcheggio. Era perciò evidente che anche il punto vendita sarebbe stato ristrutturato e riaperto. La direzione aziendale, al tempo, disse di non sapere, e lo confermò anche in un incontro alla presenza del Comune di Viareggio. Appena avuto notizia dell’inizio dei lavori di rifacimento del punto vendita  e della sua probabile riapertura, le organizzazioni sindacali hanno chiesto chiarimenti in merito sollecitando ripetutamente un incontro anche con il Comune di Viareggio”. ”

“L’amministrazione comunale – continuano i referenti sindacali Cgil Cisl e Uil del comparto –  aveva promesso che non sarebbe stata convalidata la delibera se il tavolo sindacale non avesse raggiunto un accordo. L’azienda si è resa disponibile solo ora, a lavori quasi ultimanti. Nell’incontro che si è tenuto ieri (20 maggio)  siamo stati informati che nella composizione degli organici Pam esclude la possibilità di ricollocamento dei lavoratori a suo tempo trasferiti motivando questa scelta con la propria intenzioni di avviare il negozio con cinquanta dipendenti tutti nuovi, per ovvi motivi economici legati al minor costo del personale di nuova assunzione”.

A fronte di questa inaccettabile notizia, a poco più di un mese dalla riapertura del nuovo punto vendita i sindacati si mobiliteranno nei confronti delle scelte fin qui fatte dall’azienda – annunciano Bigazzi, Bernicchi e Pacini – , scelte che penalizzano un gruppo di lavoratori storicamente impiegati nel negozio di Viareggio ed oggi costretti a lavorare lontani da casa con evidente disagio anche economico”.

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