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Il numero antiviolenza 1522 si diffonde anche con la ricetta del medico

Pronte migliaia di buste che riportano il telefono del servizio di pubblica utilità

La diffusione del 1522 viaggia anche grazie alle buste che portano le ricette del medico. In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Regione Toscana rilancia la campagna di comunicazione per promuovere la conoscenza del numero gratuito nazionale antiviolenza e antistalking.

E con l’obiettivo di garantire una diffusione capillare delle informazioni, quest’anno la Regione ha pensato di coinvolgere il mondo della sanità. In particolare i medici che operano sul territorio, come i medici di famiglia e i pediatri.

Sono infatti in via di realizzazione, grazie al supporto di tre sigle sindacali dei medici di famiglia come Fimmg, Snami e Smi, e alla collaborazione dell’assessorato alla sanità, migliaia di porta ricette mediche in plastica che riportano sul fronte il numero telefonico del servizio di pubblica utilità e il claim che in Toscana lo accompagna: La violenza anche se non si vede si sente. Saranno distribuiti presso ambulatori e studi medici e pediatrici al momento della consegna delle prescrizioni.

La campagna correrà anche su altri binari. Innanzitutto quelli della tramvia. Dal prossimo 25 novembre, per un mese, i convogli del tram fiorentino saranno “rivestiti” con la grafica pubblicitaria elaborata per il servizio telefonico antiviolenza.

“Sul 1522 – spiega l’assessore alle pari opportunità Alessandra Nardini – vogliamo far arrivare chiaro un messaggio: in Toscana le donne non sono sole. Questa campagna di comunicazione è per noi fondamentale, perché il numero nazionale antiviolenza e antistalking è per le donne uno strumento importante per interrompere le violenze che subiscono e intraprendere un percorso di uscita. Ringrazio davvero tutti i soggetti che abbiamo coinvolto in questa campagna. Rappresentano il segno che la battaglia contro la violenza sarà sempre più forte se riusciamo a combattere tutte e tutti insieme”.

Inoltre, i materiali promozionali per il 1522 saranno in distribuzione, con il sostegno del Comitato regionale consumatori-utenti, sia presso gli sportelli delle associazioni dei consumatori sia presso la rete di Arti, l’Agenzia regionale toscana per l’impiego, attraverso i suoi 54 Centri per l’impiego, dove verranno distribuiti anche volantini in lingue straniere curati dalla Commissione regionale pari opportunità.

Sul fronte social, la campagna potrà contare non solo sul supporto di questi ultimi soggetti, ma anche sulla collaborazione di Autolinee Toscane, il nuovo gestore unico del tpl regionale. Nella giornata del 25 novembre, sui profili di Ratp-At, come su quelli di Arti, Commissione pari opportunità e Consulta consumatori utenti, verranno condivise card grafiche dedicate alla promozione del servizio di pubblica utilità.

A complemento della programmazione promozionale è stato realizzato un breve video-spot (visibile dal 25 novembre prossimo), con il contributo di Edith Bruck, scrittrice, poetessa, e testimone della Shoah, Aouatif Mazigh, presidentessa dell’associazione donne musulmane della Toscana; l’attrice Gaia Nanni.

“La campagna in avvio in questi giorni – afferma l’assessora alle politiche sociali Serena Spinelli – saprà dare un contributo importante per ampliare ancora di più la conoscenza di questo servizio, che rappresenta un rafforzamento delle reti antiviolenza. Nel corso del tempo, il 1522 è riuscito a consolidare un insieme di strumenti da mettere a disposizione delle donne che vogliono denunciare e uscire da una situazione di violenza per riprendere in mano la propria vita”.

Il 1522

Il 1522 è un numero nazionale gratuito di pubblica utilità attivato dal dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del consiglio dei ministri. È collegato alla rete dei centri antiviolenza e alle altre strutture presenti sul territorio. Il numero attivo è 24 ore su 24 per tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero territorio nazionale, sia da rete fissa che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo.
Le operatrici telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime, offrendo informazioni utili e un orientamento verso i servizi socio-sanitari pubblici e privati. Il servizio punta a sostenere l’emersione della domanda di aiuto, consentendo un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle vittime con l’assoluta garanzia dell’anonimato.

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