Operazione antidroga alle Cerbaie, sei arresti – Foto e Video foto

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Un sistema articolato, fatto di figure organizzative ed altre operative, con persone che addirittura vivevano in mezzo ai boschi delle Cerbaie anche per venti giorni consecutivi, dormendo in rifugi di fortuna per smistare le sostanze stupefacenti. Droga che entrava via terra, raggiungendo l’Italia dalla Spagna per poi approdare alle Cerbaie, dove veniva smistata in varie zone della Toscana approvvigionando numerosi canali dello spaccio e della criminalità organizzata. Un giro di affari che con un solo carico arrivava a superare i 150mila euro di guadagno.

I carabinieri di Empoli e del nucleo radiomobile, guidati dal comandate della compagnia Giorgio Guerrini, insieme ai militari del nucleo radiomobile coordinati dal capitano Giovanni Palermo, hanno smantellato un’organizzazione composta prevalentemente da giovanissimi stranieri, originari del Marocco, che a dispetto dell’età, compresa tra i 18 e i 27 anni, si facevano carico di gestire in prima persona i traffici, dimostrando scaltrezza e grande esperienza.
L’operazione, denominata Boschi puliti, si è articolata i due tronconi: uno principale, caratterizzato delle indagini condotte nel comprensorio delle Cerbaie, in una zona al confine tra le province di Pisa, Lucca, Firenze e Pistoia, che ha portato all’arresto di due marocchini residenti a San Pierino nel comune di Fucecchio, e al sequestro di ben 25 chili di hashish trovati in un’auto parcheggiata a Bientina; il tutto seguito da un filone secondario che ha preso origine proprio dal primo, accertando l’esistenza di un’altra organizzazione dello spaccio che aveva una sua base operativa a Orentano, nel comune di Castelfranco, in un’abitazione dove sono stati trovati e tratti in arresto altri quattro giovani marocchini.
In totale, quindi, la maxi operazione dei militari della compagnia di Empoli, ha portato all’arresto di 6 persone, tra cui anche uno straniero residente ufficialmente a Viareggio trovato all’interno della base orentanese. Nel bosco i malviventi residenti a Fucecchio spacciavano hashish, mentre il gruppo di Orentano era dedito soprattutto al commercio di cocaina. I giovani delle due organizzazioni, che cooperavano tra loro, erano quasi tutti già noti alle forze dell’ordine: al momento sono detenuti nel carcere di Pisa.
Il filone principale
I due arresti di San Pierino sono il risultato di un’indagine portata avanti da oltre un mese dai militari della compagnia di Empoli, che gradualmente erano riusciti a stringere il cerchio attorno ai due giovani ai vertici del sodalizio criminale. Già nelle scorse settimane, infatti, i carabinieri di Empoli avevano arrestato un uomo a San Romano di Montopoli, un altro in Versilia e un altro ancora nel grossetano, che si sarebbero tutti riforniti dai due giovani marocchini. A seguito di una serie di appostamenti, i militari erano riusciti ad individuare un’abitazione a Galleno, nel territorio di Fucecchio, utilizzata probabilmente come base di deposito dello stupefacente. I due giovani, Mohamed Karime di 20 anni e Rayan Rami di 18 (compiuti appena 6 giorni fa), entrambi pregiudicati, devono però essersi resi conto di avere i carabinieri alle costole, i militari, infatti, hanno notato movimenti che facevano pensare all’intenzione di trasferire la droga.
Da qui la decisione di entrare in azione senza attendere oltre. Nella giornata di ieri, venerdì 26 marzo, i carabinieri hanno fatto irruzione nell’abitazione dei due giovani, che sono stati trovati in possesso di circa 2mila euro in contanti, oltre ad una serie di telefoni cellulari utilizzati per l’attività di spaccio. Nel corso delle indagini i due si erano avvalsi anche di sistemi tecnologici per eludere i controlli degli uomini dell’Arma.
L’auto piena di droga parcheggiata a Bientina
Nel corso della perquisizione nella casa di San Pierino, i militari hanno trovato anche le chiavi di un’auto che non risultava intestata ai due ragazzi, bensì ad un altro cittadino marocchino intestatario di oltre una ventina di vettura. Così è iniziata la caccia all’autovettura, anche se le indagini dei carabinieri hanno subito orientato le ricerche nel territorio di Bientina da dove la droga arrivava anche ad Altopascio. La vettura è stata infatti trovata in un parcheggio non lontano dal supermercato Coop: all’interno del bagagliaio, nascosti sono una sacchetto, c’erano 24 blocchetti da un chilo ciascuno, contenenti al loro interno 10 tavolette da 100 grammi di hashish. Secondo quando spiegato dai due ufficiali, la loro commercializzazione avrebbe fruttato tra i 100 e 120mila euro. (continua a leggere dopo il video)

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La precisione dei pezzi e la perfetta organizzazione lascia pensare ad un sistema di tipo industriale, con alle spalle una grande organizzazione dello spaccio internazionale proveniente dal Marocco. Tra le curiosità dell’indagine, c’è anche da sottolineare che uno degli arrestati, Rayan Rami, ha festeggiato il proprio diciottesimo compleanno lo scorso 18 marzo, mentre si trovava nascosto nei boschi delle Cerbaie durante uno dei periodi di attività.

Il filone orentanese
Partendo dal filone principale delle indagini, i carabinieri di Empoli sono entrati in contatto anche con un’altra organizzazione che aveva avuto contatti e forme di collaborazione con la prima. In base alle indagini, è stata individuata un’abitazione di Orentano utilizzata come base dello spaccio: durante l’irruzione, avvenuta sempre nella giornata di ieri, sono stati trovati quattro ragazzi, sempre di origine marocchina, trovati in possesso di 50 dosi di cocaina e circa 1000 euro in contanti. Da qui gli altri quattro arresti: si tratta di Rachid Addullah di 24 anni, Salah Jarmouni di 27, Hicham Moussaid di 23 e il pregiudicato Nassri Zitouni di 23, residente a Viareggio. tutti i fermati sono stati aggregati al carcere di Pisa e per loro le ipotesi di reato sono detenzione ai fini di spaccio con le aggravati del caso tra cui il concorso e l’associazione a delinquere.
Secondo quando spiegato dal capitano Palermo, nei boschi di Orentano opererebbero più organizzazioni collegate tra loro che all’occorrenza possono scambiarsi favori e forme di collaborazione. La maxi operazione ‘boschi puliti’ ha coinvolto in tutto circa una ventina di militari, tutti della compagnia di Empoli che hanno lavorato per settimane riuscendo alla fine ad azzerare l’organizzazione criminale e infliggere un duro colpo a quella che aveva base ad Orentano.

Giacomo Pelfer

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