
Sono ancora in corso le indagini sui presunti maltrattamenti alla scuola elementare Carducci di Santa Croce. Indagine che vede coinvolte due maestre, sospese il 19 maggio scorso con un provvedimento cautelare emesso dal Gip del tribunale di Pisa. Una sospensiva di 30 giorni, che è servita a “traghettare” le due insegnanti fino al termine dell’anno scolastico, in attesa di capire cosa accadrà in futuro in base a quelle che saranno le risultanze delle indagini.
Nelle ultime settimane, infatti, i carabinieri del nucleo investigativo hanno continuato a convocare i genitori dei bambini della prima elementare coinvolta. Ai genitori sono state mostrate le immagini riprese all’interno della classe con le telecamere nascoste. Immagini che documenterebbero, secondo l’accusa, atteggiamenti bruschi nei confronti degli alunni: maltrattamenti di tipo psicologico, senza mai arrivare comunque a vere e proprie violenze fisiche. Diverse, tuttavia, le responsabilità contestate alle due maestre: mentre alla prima, insegante di ruolo da tempo nell’organico della scuola, vengono contestati direttamente i presunti maltrattamenti, per la seconda l’accusa è quella di un atteggiamento di connivenza, di non aver fatto nulla, insomma, né per fermare la collega né per denunciare una condotta ritenuta non idonea.
La seconda insegnante, ad ogni modo, in quanto supplente ad incarico annuale, non farà comunque ritorno tra le classi e i banchi del Carducci di Santa Croce. È sull’altra collega, quindi, che si concentrano le preoccupazioni dei genitori, anche se il futuro resta al momento incerto.
Sa da un lato, infatti, la misura cautelare del Gip è arrivata a scadenza già il 19 giugno, dall’altra anche l’Ufficio scolastico regionale (l’ex Provveditorato) ha emesso una sanzione a carico delle due docenti. Sanzione, tuttavia, che al momento risulta congelata in virtù dell’interruzione dell’attività didattica, e che sarà eventualmente applicata in base agli sviluppi giudiziari della vicenda.
Giacomo Pelfer