Ciclista di 30 anni travolto e ucciso da un veicolo che è fuggito foto

Era a bordo della sua mountain bike e stava percorrendo via Maremmana a La Serra. Quando il giovane ciclista di 30 anni, Raghi Cioni residente a Ponte a Egola (leggi qui La Valdegola piange Raghi), è stato tamponato da un’auto arrivata alle sue spalle. Una botta violenta, che lo ha scaraventato in avanti per alcuni metri senza lasciargli scampo, mentre il veicolo, forse un’auto o un autocarro, ha proseguito la sua corsa fino a sparire. Il ragazzo è morto così: da solo, al freddo di una gelida serata di dicembre (il 15), al buio di una strada di campagna, a un passo dal campo sportivo de La Serra.

Ancora difficile stabilire l’ora dell’incidente, visto che il ragazzo è stato trovato già a terra poco prima delle 17,50 da un automobilista di passaggio che è sceso immediatamente, ha provato a soccorrerlo e dato l’allarme. I sanitari, subito arrivati sul posto con l’automedica di Fucecchio e un’ambulanza della Misericordia di San Miniato Basso, tuttavia, non hanno potuto far altro che costatare il decesso del giovane, già esanime a terra. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri, che a lungo hanno perlustrato palmo a palmo i tratti di strada in cui è avvenuto l’incidente e il terreno adiacente, alla ricerca di indizi utili a ricostruire la dinamica e a risalire al colpevole. Che può ancora costituirsi, raggiungendo la caserma più vicina e alleggerendo, così, la propria posizione. 
Da quanto è stato possibile ricostruire al momento, quindi, il ragazzo in bicicletta in tenuta sportiva e il veicolo che l’ha travolto viaggiavano nella stessa direzione, da La Serra verso Ponte a Egola. Il giovane sarebbe stato agganciato e trascinato per alcuni metri prima di finire a terra con una profonda ferita alla testa. Il giovane aveva con sé il telefono cellulare ma non i documenti.
Intanto è già partita la caccia all’uomo: sul luogo dell’incidente sono rimasti alcuni frammenti di vetro che sembrano appartenere al veicolo che ha investito il 30enne.

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