Svaligiate cinque case in poche ore. I ladri colpiscono all’imbrunire

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Cinque furti nelle abitazioni di Ponte a Egola, tutti messi a segno da una banda a caccia di oro giallo e contanti tra il tardo pomeriggio e la prima serata di venerdì 20 gennaio.

I malviventi hanno preso di mirale abitazioni della zona del campo sportivo in particolare i nuovi condomini che si trovano di fronte all’impianto sportivo di Leporaia nella zona di via della Gioventù. Hanno visitato le abitazioni dove vi erano le avvolgibili aperte in modo quasi sistematico. Qui hanno messo a segno tre furti tutti con la stessa modalità. Altri due colpi sono stati realizzati invece sempre nel paese di Ponte a Egola nella zona tra il centro e il campo sportivo. I ladri hanno agito in modo rapido, approfittando dell’assenza dei padroni di casa. In tutti i casi sono entrati forzando le porte di accesso forse con un lungo cacciavite o con un piede di porco. Nella zona del Leporaia sono penetrati dalle porte dei terrazzi. Una volta dentro hanno rovistato ovunque a caccia di soldi contatti, infatti hanno aperto tutte le buste, le scatole e i contenitori che hanno trovato lasciando gli appartamenti letteralmente devastati e completamente a soqquadro. Poi hanno frugato anche nei portagioie e negli altri luoghi, dove presumevano di poter trovare monili in oro, anche qui hanno arraffato quello che hanno potuto, quasi esclusivamente oggetti in oro giallo ignorando l’oro bianco, forse perché non lo hanno riconosciuto. I padroni di casa quando sono rientrati hanno trovato un disastro e non hanno potuto fare altro che dare allarme al 112. Le gazzelle dei carabinieri hanno cominciato girare per Ponte a Egola intorno alle 18 quando è arrivata la segnalazione del primo furto e sono state in giro fino alle 23 di sera quando l’ultima famiglia visitata dai ladri ha fatto rientro a casa. Alla fine i ladri hanno sicuramente lasciato Ponte a Egola. I militari hanno avviato le indagini ma sarà difficile rintracciare nell’immediato gli autori dei furti con i quali comunque avrebbero portato relativamente pochi soldi e qualche monile femminile in oro.

 

Gabriele Mori

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