Rave Party: 6 denunciati, altri 100 nei guai – Foto e video

23 maggio 2017 | 12:22
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Rave Party: 6 denunciati, altri 100 nei guai – Foto e video
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Rave Party: 6 denunciati, altri 100 nei guai – Foto e video
Rave Party: 6 denunciati, altri 100 nei guai – Foto e video
Rave Party: 6 denunciati, altri 100 nei guai – Foto e video

Sono 6 tra 21 e 36 anni. Sono loro, secondo la Questura di Lucca, gli organizzatori del rave party che ha guastato la domenica agli orentanesi (qui Rave Party a Bientina tiene sveglia Orentano). Sei professionisti delle feste non autorizzate, noti alle questure di mezza Italia.

Sono stati braccati dagli agenti della digos della questura di Lucca, diretti dal vice questore Leonardo Leone e dalla mobile del commissario Silvia Cascino, mentre si allontanavo a bordo di tre furgoni con la strumentazione per diffondere la musica, anche a chilometri di distanza. (continua a leggere dopo il video)

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Al termine di tre giorni da incubo per gli abitanti della zona, la polizia ha sgomberato l’area dove dalla notte tra sabato e domenica scorsa si erano radunati un migliaio tra giovani e meno giovani provenienti da varie regioni d’Italia. Tanti di ritorno dal Canapisa, molti altri semplici impiegati, artigiani e professionisti insospettabili. Un centinaio di loro sono stati identificati e sul loro conto sono in corso gli accertamenti del caso ma rischiano tutti una denuncia a piede libero per invasione di terreni e danneggiamenti per aver rovinato la coltivazione di frumento di un contadino della zona.
Più gravi invece le contestazioni che gli inquirenti muovono ai sei organizzatori del rave party: oltre ai precedenti capi d’accusa, dovranno rispondere anche di organizzazione di festa non autorizzata e disturbo della quiete pubblica. I tre furgoni su cui viaggiavano e che sono stati bloccati dagli agenti sono stati sequestrati insieme alla strumentazione, un impianto da stadio per diffondere la musica e un generatore che da solo potrebbe alimentare l’intera questura di Lucca. Dei 6 – che saranno anche colpiti dal foglio di via per tre anni dai Comuni della Piana di Lucca, provvedimento che toccare anche agli altri denunciati – due sono residenti in provincia di Grosseto, gli altri risiedono tra Parma, Ascoli Piceno, Livorno e Terni.
Le indagini
Le pattuglie della Polizia e dei Carabinieri hanno, innanzitutto, bloccato le vie di accesso alla spianata e frenato l’accesso di ulteriori numerosi partecipanti che avrebbero dato ancora maggiore impulso all’iniziativa. Inoltre sono state idenficate circa 60 persone che defluivano dalla manifestazione.
Ma gli sviluppi più interessanti sono avvenuti  nella tarda mattina di ieri 22 maggi allorchè, durante l’inintervento di monitoraggio dell’area, gli uomini della Digos, della Squadra Mobile e dell’Ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Lucca hanno dapprima individuato il gruppo di organizzatori del rave party e poi, alla prima finestra di opportunità, li hanno fermati, svelando un interessante retroscena dell’evento. Le persone fermate, infatti viaggiavano a bordo di tre mezzi pesanti su cui erano trasportate le costose apparecchiature di un impianto di diffusione sonora utilizzato nella circostanza, tra cui amplificatori, casse, consolle per dischi, un quadro elettrico, due gruppi elettrogeni, un congelatore a pozzo, filo elettrico, casse varie di attrezzi e cavi. 
Il rave
A notte è iniziata la festa con persone arrivate in camper e auto, altre a piedi dalla stazione di Altopascio. Le prime segnalazioni sono arrivate al 113 nel cuore della notte tra sabato e domenica. Cittadini della zona e di Orentano si sono attaccati al telefono, svegliati dalla musica alta nel cuore della notte. La polizia, insieme ai carabinieri, è piombata sul posto ma ormai la festa era cominciata. Le pattuglie hanno tuttavia bloccato gli accessi all’area dove inizialmente si erano allestiti tre punti di raduno, due dei quali subito smantellati per l’intervento degli agenti.

Domenica mattina le forze in campo hanno iniziato ad identificare i presenti, osservando anche i movimenti all’interno del raduno non autorizzato.
Impossibile ‘intercettare’ i telefoni: nessuno di loro era in possesso di cellulari al momento in cui la Digos li ha braccati.
L’occasione per agire è arrivata soltanto ieri mattina quando ormai buona parte dei partecipanti si erano allontanati. Gli agenti in borghese, individuati i mezzi con a bordo gli impianti smontati dagli organizzatori (due furgoni di proprietà ed uno noleggiato), hanno atteso che si allontanassero per bloccarli.
Alla fine sono state identificate anche altre 100 persone che hanno preso parte al rave. Non solo giovani e giovanissimi, ma anche ‘insospettabili’ impiegati, artigiani o professionisti. Sul loro conto la polizia sta ancora svolgendo accertamenti, ma rischiano tutti un foglio di via e una segnalazione all’autorità giudiziaria.

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