E’ questione di giorni e i periti del tribunale dovrebbero consegnare agli inquirenti la perizia balistici sulla sparatoria di San Donato (Colpi di pistola e bastonate, agguato a San Donato – Foto).

Il pubblico ministero titolare dell’indagine infatti ha chiesto ai periti di esaminare le ferite procurate all’uomo aggredito e poi raggiunto da almeno un proiettile mentre cercava di sottrarsi all’agguato e i reperti raccolti poco dopo la sparatoria. Una perizia che dovrebbe fornire gli elementi da cui sarà possibile capire se quei colpi di pistola, esplosi da una delle due donne del commando, volevano uccidere oppure solo intimidire, parere questo che potrebbe essere fondamentale anche nello svolgimento delle indagini e potrebbe cambiare completamente l’impianto accusatorio del pubblico ministero verso chi ha sparato, anche se al momento non ci sono persone fermate o arrestate e non sono stati formalizzati atti dopo che il giudice per le indagini preliminari ha rimesso in libertà l’uomo fermato dagli investigatori dell’Arma dei carabinieri a poche ore dalla sparatoria e indiziato di essere la persona armata di bastone che più volte ha colpito l’automobile durante l’aggressione mandando in frantumi i cristalli della vettura (Sparatoria a San Donato, fermato il primo indiziato).
La perizia quindi potrebbe far mutare le ipotesi di reato da aggressione a tentato omicidio nel caso più estremo, qualora la perizia balistica dimostrasse una inequivocabile volontà di uccidere con i colpi esplosi dalla pistola impugnata da una della due donne del gruppo. (g.m.)