Aggredita a Montelupo, un perito a caccia di Dna

Più informazioni su

Il giallo della 17enne di Fucecchio, nel frattempo arrivata alla maggiore età, aggredita nella notte tra il 13 e il 14 ottobre scorsi a Montelupo fiorentino (Trovata in una pozza di sangue dopo la discoteca), sta ancora impegnando gli investigatori della polizia giudiziaria di Firenze. Sono indagini difficili che, probabilmente nelle prossime settimane, avranno il sostegno di una ricognizione sui reperti biologici trovati dalla polizia sul luogo dell’aggressione e sugli indumenti della ragazza e sotto le unghie.

Il pubblico ministero incaricato delle indagini infatti ha conferito un incarico ad un perito che dovrà compiere una attenta ricognizione sulle tracce di materiale biologico campionate dagli investigatori alla ricerca di profili genetici che potrebbe essere quello dell’aggressore o degli aggressori. Gli inquirenti comunque dopo mesi di indagini, cominciano ad avere le idee più chiare nonostante le amnesie della giovane fucecchiese non siano sparite e le sue dichiarazioni proprio a causa di questi problemi nei ricordi siano state parzialmente utili agli inquirenti. Il perito incaricato dalla procura quindi ora dovrà isolare tutti profili genetici presenti nei campioni, escludere quello della ragazza che sarà sicuramente presente e poi, una volta determinati gli altri se presenti, dovrà cristallizzarli al termine di una serie di prove irripetibili. A quel punto la palla tornerà agli investigatori che dovranno trovare i dna e quindi le persone con cui andare a comparare questi profili genetici. Un lavoro che si avvale quindi di un metodo per esclusione e che potrebbe però essere utile per fare chiarezza e magari confermare ipotesi investigative in attesa di un riscontro elaborate dagli inquirenti con i metodi tradizionali. Di sicuro chi dovesse essere riconosciuto come aderente ai profili genetici rintracciati dal perito della procura potrebbe trovarsi a dover sostenere in un eventuale processo accuse pesanti che potrebbero andare dalle lesioni gravissime al tentato omicidio a seconda della circostanza in cui si andrà ad inquadrare l’intera vicenda.
Gli inquirenti in questi mesi, oltre ad avere acquisito intercettazioni telefoniche della serata in questione provenienti dal telefono della vittima dell’aggressione, hanno più volte ascoltato gli amici e tutte le persone che potessero fornire dettagli per fare chiarezza sulla vicenda. Inoltre sulla base degli accertamenti eseguiti è emerso che la ragazza assistita dall’avvocato fucecchiese Gabrio Bagnoli, sarebbe stata picchiata con un corpo contundente e trascinata, ma l’ipotesi della tentata violenza sessuale e dell’aggressione a scopo di rapina è stata esclusa dagli investigatori.

 

Gabriele Mori

Sostieni l’informazione gratuita con una donazione

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di Cuoio in diretta, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.