Mezzo ribaltato a Le Vedute, il ferito è morto dopo giorni

L’agonia è finita nella mattina di ieri 26 aprile. Antonio Santarella, 67 anni residente a Villa Campanile, non è sopravvissuto ai traumi riportati nell’incidente a Le Vedute avvenuto lo scorso 19 aprile mentre tornava dalle usuali terapie a San Miniato su un mezzo della Croce Bianca – Pubblica assistenza di Orentano, condotto da una volontaria 19enne di Altopascio (Si ribalta a Le Vedute, uno dei feriti è gravissimo).
L’uomo, insieme alla moglie, era a bordo del veicolo, quando si è ribaltato, per cause in corso di accertamento, ma al momento l’ipotesi più accreditata elaborata dalla polizia municipale che procede in qualità di polizia giudiziaria vorrebbe che si sia trattato della perdita di controllo da parte della conducente, secondo quanto emerso dalle prime ricostruzioni. Il veicolo per il momento è stato posto sotto sequestro su richeista della procura di Firenze.
Potrebbe complicarsi, quindi, la posizione della ragazza di 19 anni di Altopascio alla guida del mezzo attrezzato per il trasporto disabili. Per lei infatti ora l’ipotesi c’è il rischio che il magistrato decida di ipotizzare il reato di omicidio colposo ma questo lo capiremo nelle prossime ore. Il corpo dell’uomo rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria che quasi sicuramente disporrà l’autopsia per accertare con maggiore precisione le cause che hanno portato alla morte. La famiglia, quindi, dovrà ancora attendere per definire la data del funerale.
La presidente della croce Bianca di Orentano Silvia Benvenuti contattata telefonicamente dalla redazione de il Cuoio in Diretta che smetisce categoricamente di avere emesso comunicati ufficiali lei come presidente e l’assocaizione di volontariato nella sua interessa e dice: “Non abbiamo inviato nessun comunicato stampa. Ci stringiamo comunque intorno alla famgilia Santarella e alla nostra giovane volontaria che sta vivendo momenti difficili per quanto lei abbia fatto tutto quello che doveva essere fatto prima e dopo l’incidente e sperimao che il tempo possa lenire le sofferenze della famiglia e della ragazza”.