Omicidio suicidio: l’ultimo incontro sotto casa di lei finisce in tragedia. Calciatore del Tuttocuoio spara alla ex e si toglie la vita foto

Erano stati insieme, poi si erano lasciati lo scorso ottobre. Nella notte tra venerdì 25 maggio e oggi sabato 26, il tragico epilogo, quella storia tormentata si è conclusa con lui che prima ha ucciso lei e poi si è tolto la vita. Da qualche tempo i ragazzi avevano ripreso a vedersi, dice qualcuno, ma senza che i genitori di lei lo sapessero. Ieri sera 25 maggio, Federico Zini di 25 anni di San Miniato, calciatore del Tuttocuoio è andato a Prato, a casa di Elisa Amato, la sua ex di 29 anni pratese commessa in un negozio di Firenze e da lì a poco si è consumata la tragedia.

Stamattina 26 maggio presto intorno alle 6, i due sono stati trovati morti da un passante a San Miniato, in via Fornace Vecchia, nell’auto del padre di lei. Uccisi da colpi di pistola, una calibro 9 rinvenuta in auto e regolarmente detenuta da Zini. Una tragedia, di quelle che ti tolgono il respiro. Che ti obbligano a riflettere, che ti tengono ostaggio. Una tragedia, però, che non ha bisogno di parole, ma solo di comprensione per chi resta. Per due famiglie distrutte, che un po’ di vita, oggi, l’hanno anche loro persa quella di Federico e quella Elisa.
I carabinieri per venire a capo della tragedia hanno impiegato varie ore, dopo che avevano cercato i due per tutta la notte da quando a Prato era stato dato l’allarme. I ragazzi si erano incontrati a casa di Elisa e avevano discusso richiamando l’attenzione dei vicini che hanno chiamato i carabinieri per le urla e perché avevano sentito dei colpi di pistola. I militari avevano avviato da subito le ricerche dei due. L’auto di Federico sarebbe stata ritrovata a Prato aperta e a fari accesi; I due infatti si sono allontanati con la vettura con cui Elisa era arrivata, quella del padre una Opel nera, rinvenuta nel parcheggio di San Miniato con i due corpi a bordo. Secondo l’ipotesi che sembra più plausibile agli inquirenti che questa mattina hanno eseguito i rilievi, coordinati dal sostituto procuratore Flavia Alemi e dal comandate del nucleo investigativo dei carabinieri di Pisa, Giovanni Bartolacci, la ragazza potrebbe essere morta tra le 3 e le 5.
Nella prima ricostruzione dei fatti operata dagli inquirenti, i primi colpi di arma da fuoco sarebbero stati esplosi a Prato e forse Elisa Amato sarebbe morta proprio in quella circostanza. Sul movente per chi indaga al momento non c’è molto da aggiungere si tratterebbe di un delitto commesso per motivi passionali, forse innescato dalla ferma volontà di lei non riprendere la relazione interrotta mesi fa.
Poi il giovane si sarebbe messo al volante della Opel e probabilmente con lei esanime o già cadavere ha guidato fino a via della Fornace Vecchia a San Miniato. Lì il giovane calciatore del Tuttocuoio si sarebbe tolto la vita, forse dopo aver finito lei. Il ragazzo si sarebbe sparato alla testa e un colpo avrebbe frantumato il vetro lato guida, della vettura.
Una scelta probabilmente dettata dalla disperazione, dopo che durante il viaggio di almeno 40 minuti ha potuto realizzare e prendere coscienza della tragedia che si stava consumando, dopo che Elisa era morta per i proiettili esplosi da lui.
Le salme dopo i rilievi dei carabinieri e la ricognizione in loco del medico legale sono stati portate a medicina legale dove sicuramente nei prossimi giorni forse, già lunedì verranno eseguite le autopsie, che potranno fornire elementi utili agli inquirenti a ricostruire la dinamica dei fatti.

La carriera sportiva di Federico
Domani, domenica 27 maggio 2018, avrebbe compiuto 25 anni. Una carriera che si è snodata tra Italia, Malta, Bulgaria e Mongolia. Inizia  a giocare nelle giovanili dell’Empoli, approda al Pelli Santacroce la società che aveva rivelato il titolo sportivo al Ponsacco in Serie D nella stagione 2011-12 collezionando una presenza. A gennaio del 2012 viene ingaggiato dal Borgo a Buggiano che lo gira in prestito allo Scandicci. Tornato al Borgo a Buggiano a gennaio del 2013 viene ceduto al Riccione in Serie D e con i romagnoli colleziona 4 presenze. Un anno dopo si trasferisce a Malta militando nelle fila del Msida St. Joseph, squadra della serie B maltese. Nel luglio del 2014 avviene il passaggio ai bulgari del Botev Vratsa, squadra inserita nel campionato di secondo livello bulgaro. A ottobre del 2015 il giovane calciatore si trasferisce dai filippini del Ceres Negros partecipante al campionato di Serie A, dove un mese dopo subisce un serio infortunio con interessamento della rotula e del legamento che ne chiudono con largo anticipo l’esperienza, costringendolo ad una lunga riabilitazione. A febbraio del 2017 arriva la chiamata dell’Ulaanbaatar squadra della Serie A Mongolia. Nel corso dell’estate arriva il passaggio al Tuttocuoio della presidente Paola Coia, per tutta la stagione è tra i convocati e colleziona una presenza. federico viene da una famiglia impegnata nel mondo del calcio, il fratello Lorenzo questa mattina sul luogo della tragedia in alcrime milita nel Donoratico, squadra appena retrocessa nel girone C di Promozione. La madre Katia Bruno ha ricoperto il ruolo di segretaria alla Cuoiocappiano nei primi anni 2000, quando la formazione conciaria militava in Serie C2. Il padre Maurizio è una delle voci della redazione sportiva di Radio Bruno Sport. In questi giorni Federico aveva rinnovato il rapporto con il Tuttocuoio per la stagione sportiva 2018-19.

 Gabriele Mori,
Elisa Venturi
Andrea Signorini

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