Sicurezza, a Fucecchio c’è il daspo urbano: votato in Consiglio

Con questa misura, il sindaco può multare una persona e poi stabilirne il divieto di accesso ad alcune aree della città

Il consiglio comunale di Fucecchio ha approvato all’unanimità le modifiche ai regolamenti di polizia urbana e di polizia rurale, introducendo il daspo urbano. Introdotto per la prima volta nel 2017 dal decreto sicurezza dell’ex ministro dell’Interno Marco Minniti, il Daspo è una misura con cui un sindaco – in collaborazione con il prefetto – può multare una persona e poi stabilirne il divieto di accesso ad alcune aree della città e del territorio per evitare che “ponga in essere condotte che limitano la libera accessibilità e fruizione”.

A Fucecchio sono state individuate come aree sensibili le zone pedonali e a traffico limitato, le infrastrutture – comprese pensiline e fermate degli autobus -, le aree circostanti presidi sanitari, scuole, luoghi di culto, centri commerciali e supermercati, zone di interesse turistico, parchi, aree destinate allo svolgimento di fiere, mercati e pubblici spettacoli.

“In questo modo – spiega il sindaco Alessio Spinelli – dotiamo i nostri regolamenti di un istituto che va a tutelare ancora di più la libertà e la sicurezza dei cittadini e a garantire il decoro urbano della nostra città. Abbiamo esteso il più possibile la perimetrazione delle aree su cui poter applicare il Daspo in modo da poter agire non solo nel capoluogo ma anche nelle frazioni”.

Il Consiglio si è riunito per la terza volta in videoconferenza e ha adottato anche altre modifiche rispetto alla lotta allo spaccio degli stupefacenti e quella all’abbandono dei rifiuti che riguardano soprattutto le aree collinari delle Cerbaie. Per combattere in maniera ancora più efficace questi fenomeni, l’amministrazione comunale, sempre col voto unanime di maggioranza e opposizione in consiglio comunale, ha approvato alcune modifiche al regolamento di polizia rurale.

La novità più importante riguarda la pulizia e la manutenzione dei terreni boschivi: per le aree limitrofe alla strade pubbliche o ad uso pubblico (entro i 20 metri) i proprietari dovranno garantire la pulizia del sottobosco, mediante sfalciatura degli arbusti, per scongiurare i fenomeni sopra descritti ma anche per scongiurare possibili inneschi di incendi in prossimità delle carreggiate. I proprietari che entro il 31 maggio non avranno provveduto a realizzare questi interventi potranno incorrere in una sanzione pecuniaria. La manutenzione dei terreni non è soggetta a restrizioni a causa del coronavirus in quanto le attività di silvicoltura rientrano tra quelle comprese nell’elenco dei codici Ateco che hanno facoltà di operare.

“La pulizia del sottobosco – per il sindaco – lungo queste fasce di rispetto delle nostre strade extraurbane ha un valore plurimo. In primis legato alle azioni di protezione civile per l’antincendio boschivo e poi come deterrente contro le attività di spaccio e le postazioni che si trovano lungo le strade. Con il prossimo avvio delle centrali a biomassa nelle due scuole di Querce e di Pinete, questa attività di pulizia del sottobosco potrebbe anche produrre materia prima combustibile e quindi diventare un’attività remunerativa per i proprietari dei terreni. La pulizia e il mantenimento in condizioni decorose dei terreni non è comunque una novità introdotta dai nostri regolamenti, era un onere del proprietario anche in precedenza, nel rispetto delle leggi forestali. In conclusione inoltre vorrei sottolineare con particolarmente soddisfazione la condivisione da parte di tutte le forze politiche della proposta dell’amministrazione comunale”.

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