Coronavirus, via alla ‘fase 2’. Ripartono la manifattura e le costruzioni, con un occhio alla sicurezza

I chiarimenti del governo su visite ai parenti, spostamenti e passeggiate. Riaprono parchi e cimiteri, funzioni funebri limitate a 15 persone

Al via la fase 2. Inizia domani (4 maggio) il primo periodo di convivenza con il virus e il decreto governativo ‘apre’ ufficialmente a una seria di attività.

Ma cosa e come ci si può comportare da domani?
Si potrà, innanzitutto, andare a far visita ai parenti. Si tratta, come da risposta ufficiale del ministero “i coniugi, partner conviventi, partner delle unioni civili, persone che sono legate da uno stabile legame affettivo, nonché i parenti fino al sesto grado (come, per esempio, i figli dei cugini tra loro) e gli affini fino al quarto grado (come, per esempio, i cugini del coniuge)”.

Riapriranno in maniera generalizzata bar e ristoranti ma solo per comprare cibi e bevande da asporto. Una possibilità che, in Regione Toscana, era già consentita.

Sempre da domani (4 maggio) si potrà tornare al proprio domicilio o residenza se si è rimasti bloccati altrove al momento del lockdown. Ma, spiega il governo “una volta che si sia fatto rientro presso il proprio domicilio/abitazione/residenza anche provenendo da un’altra Regione, non saranno più consentiti spostamenti al di fuori dei confini della Regione in cui ci si trova, qualora non ricorra uno dei motivi legittimi di spostamento”.
Solo per comprovati motivi di lavoro, salute e assoluta necessità si potrà uscire dal proprio comune e spostarsi da una regione all’altra.

Novità anche per l’attività fisica e motoria, anticipata però già da venerdì (1 maggio) dalla Regione Toscana: si potrà fare attività, infatti, anche lontano da casa e non solo nei dintorni dell’abitazione. Libertà, quindi, di passeggiata e di corsa. “L’attività sportiva e motoria – specifica il sito del governo – all’aperto è consentita solo se è svolta individualmente, a meno che non si tratti di persone conviventi. Sarà possibile la presenza di un accompagnatore per i minori o per le persone non completamente autosufficienti. È obbligatorio rispettare la distanza interpersonale di almeno due metri, se si tratta di attività sportiva, e di un metro, se si tratta di semplice attività motoria. In ogni caso sono vietati gli assembramenti. Al fine di svolgere l’attività motoria o sportiva è consentito anche spostarsi con mezzi pubblici o privati per raggiungere il luogo individuato per svolgere tali attività. Non è consentito svolgere attività motoria o sportiva fuori dalla propria Regione”.

Quanto invece alle passeggiate così specifica il governo: “Le passeggiate sono ammesse solo se strettamente necessarie a realizzare uno spostamento giustificato da motivi di lavoro, motivi di salute e necessità. Ad esempio, è giustificato da ragioni di necessità spostarsi per fare la spesa, per acquistare giornali, per andare in farmacia, o comunque per acquistare beni necessari per la vita quotidiana, ovvero per recarsi presso uno qualsiasi degli esercizi commerciali aperti. La giustificazione di tutti gli spostamenti ammessi, in caso di eventuali controlli, può essere fornita nelle forme e con le modalità consentite (l’autocertificazione, ndr)”.

Prevista la ripresa anche per gli allenamenti dei professionisti negli sport individuali.

Saranno riaperti da domani, salvo provvedimenti più restrittivi da Regioni e Comuni, parchi e giardini.

Ripartono anche alcune attività produttive. Riaprono in particolare tutta la manifattura e tutto il settore costruzioni e tutto il commercio all’ingrosso funzionale alla manifattura e alle costruzioni sulla base del protocollo do sicurezza stabilito il 24 aprile.

Riapertura prevista, infine, per i cimiteri “sempre nel rispetto – dice il governo – della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e del divieto di assembramento. Ove non fosse possibile evitare tali assembramenti, il sindaco può disporne la temporanea chiusura”. Ritornano anche le cerimonie funebri nelle chiese, ma saranno limitate a un massimo di 15 persone.

Per ogni attività, in Toscana, c’è l’obbligo di indossare le mascherine in luoghi chiusi o in luoghi aperti e alla presenza di più persone.