Ladri a casa dell’ex sindaco mentre tutti dormono foto

Con l'aiuto di una scala, sono entrati da una finestra aperta

La ex sindaco di Montopoli Valdarno Alessandra Vivaldi e la sua famiglia vittime dei ladri la scorsa notte, quella tra 28 e 29 luglio, in una intrusione avvenuta mentre erano tutti in casa a dormire, a Casteldelbosco.

“Una finestra era aperta – racconta Vivaldi –. Non ci siamo mai preoccupati perché viviamo in un quartiere che più tranquilli non ce n’è: di fronte ad una piazza molto illuminata dove fino a sera si danno appuntamento ragazze e ragazzi e dove spesso pernottano camionisti con i loro mezzi. Un punto di passaggio in un isolato in cui ci conosciamo tutti. E poi abbiamo in cani. Sappiamo anche quando è successo: alle 2 ancora qualcuno in casa era sveglio e alle 4 mio marito di solito comincia a prepararsi per andare a lavoro”.

Un gioco da ragazzi raggiungere il primo piano della palazzina, malgrado l’alto muro senza appigli sotto la finestra utilizzata per entrare nell’appartamento. I malviventi, probabilmente in due, hanno rubato una scala di legno dai vicini. Poi, dato che evidentemente non bastava a raggiungere l’apertura, hanno utilizzato anche un pancale recuperato nell’orto di famiglia. Magro il bottino: due portafogli e una borsa, rinvenuti la mattina successiva nei pressi dell’abitazione. In tutto alcune decine di euro, il cui furto è stato comunque denunciato ai carabinieri.

“Non hanno preso nemmeno gli spiccioli dai portafogli, li hanno lasciati con i documenti vicino a casa – racconta la ex prima cittadina del comune –. La casa era così come l’avevamo lasciata la sera prima, senza niente di messo a soqquadro o altro. Una situazione talmente tranquilla in casa che mio marito c’ha messo un po’ a capire cosa era successo. Semplicemente mancavano portafogli e borsa, sulle prime pensava che fossero da qualche altra parte”. Una scoperta che, dopo, ha lasciato quella tipica sensazione di disagio che sola dà la consapevolezza di aver avuto estranei in casa mentre si è presenti.

“Il pensiero – dicono in casa – in questi casi va sempre all’ipotesi di cosa sarebbe potuto accadere se qualcuno si fosse svegliato. Fortunatamente non hanno cercato altro, si sono subito accontentati di quello che hanno trovato nella prima stanza. Non era mai successo in tanti anni”.

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