Macellazione clandestina e scorretto smaltimento: allevatore nei guai

I carabinieri Forestale di Empoli lo hanno denunciato dopo 2 sopralluoghi

I carabinieri Forestale di Empoli hanno denunciato un allevatore per il reato di macellazione clandestina. Secondo i militari, l’uomo l’aveva fatta in un luogo diverso da quelli consentiti. Sono stati poi elevati verbali amministrativi per smaltimento di sottoprodotti di origine animale in violazione delle norme per un importo di 6mila euro.
Anche la Asl veterinaria ha elevato prescrizioni e sanzioni amministrative per la mancanza di tracciabilità degli animali.

Nei guai è finito un allevamento di ovini nel comune di Castelfiorentino. Su segnalazione, carabinieri e un medico veterinario della Asl Toscana Centro, a seguito di una segnalazione circa presunti illeciti.

Durante il primo sopralluogo, effettuato solo dall’esterno poiché il proprietario non poteva essere presente, i militari hanno constatato la presenza di una quindicina fra ovini e caprini, un cane maremmano tenuto a catena fissa e vari altri animali da cortile. Veniva notato che solo qualche esemplare di ovi caprini era dotato di marche auricolari. Erano visibili inoltre resti ossei di ovi caprini e tracce di una macellazione fatta sul posto: erano evidenti zampe, testa e pelle.

Nel secondo sopralluogo, alla presenza dell’allevatore, i militari constatavano che il numero degli animali era diminuito e non erano più visibili i resti ossei di macellazione. La persona dichiarava a tal proposito di aver proceduto alla macellazione per consumo alimentare.

La normativa vigente prevede che la macellazione di ovini, caprini, suini, bovini ed equidi debba avvenire nei luoghi previsti, quali macelli e stabilimenti autorizzati, sanzionando penalmente condotte diverse.
Tale normativa non si applica per la produzione alimentare primaria per uso domestico, contemplando la possibilità di macellazione a domicilio, previa comunicazione al servizio veterinario Asl, 72 ore prima della macellazione con successiva visita sanitaria dei visceri macellati; la violazione è sanzionata amministrativamente.
Ai militari risultava tuttavia essere avvenuto l’abbattimento di una mucca nell’allevamento, con successiva vendita della relativa carne.

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