Al lavoro per 11 ore, (sotto)pagati per 4 senza ferie e permessi: operazione della Finanza a Castelfranco di Sotto

Gli stranieri temevano di perdere il lavoro e quindi il permesso di soggiorno

Le risposte ricevute sul posto di lavoro non hanno convinto gli investigatori della Guardia di Finanza di San Miniato che, così, ha approfondito i controlli e che scoperto che i lavoratori avevano firmato contratti che prevedevano 4 ore di impegno giornaliere, lavorandone in realtà oltre dieci, senza aver diritto a ferie o permessi e subendo significative trattenute dallo stipendio in caso di malattia. Per circa 3 euro l’ora a fronte dei 9 previsti dal contratto collettivo.

L’attività delle Fiamme Gialle era iniziata con un controllo di un ingrosso di prodotti per la casa di Castelfranco di Sotto, ma i sospetti si erano quasi subito concentrati altrove. Ai militari è parso strano che i dipendenti, identificati nel corso del controllo (2 indiani, 3 pakistani e 4 cinesi) rispondessero tutti in maniera meccanica e un po’ troppo convinta alle domande sulle condizioni di lavoro.

In un ambiente neutro infatti, i lavoratori hanno deciso di chiedere aiuto, nonostante la paura di perdere il posto di lavoro e, conseguentemente, il permesso di soggiorno.

La ricostruzione delle singole posizioni ha permesso ai finanzieri di calcolare in 2.326 ore il totale degli straordinari non retribuiti, dato ancora più significativo se si tiene conto che l’arco temporale degli accertamenti ha avuto ad oggetto, per gran parte, il periodo di lockdown, nel corso del quale l’imprenditore cinese di 38 anni aveva prontamente riqualificato la sua attività per evitare la chiusura del suo punto vendita.

Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Pisa, hanno riguardato non solo l’imprenditore, sul quale ora pende l’ordinanza cautelare di presentazione alla polizia giudiziaria disposta dal Giudice delle indagini preliminari del locale Tribunale, ma anche la sua società, ritenuta responsabile del reato e per la quale è stato pertanto disposto il sequestro dei conti fino a concorrenza del vantaggio ottenuto dallo stesso ente giuridico per la mancata retribuzione delle ore di straordinario.

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