Tenta la truffa dello specchietto a Santa Croce, ma l’anziana non ci casca

Le segnalazioni: nei giorni scorsi anche un finto idraulico
La donna, 73 anni, stava percorrendo via Copernico a Santa Croce sull’Arno ieri (14 ottobre) alle 10 di mattina. All’improvviso un tonfo secco, “come una sassata”, e poi il clacson insistente di un’altra vettura che invitava l’anziana a fermarsi. Inizia sempre così quella che ormai è la comune truffa dello specchietto: un forte rumore, l’invito a fermarsi e poi la messa in scena per convincere il malcapitato di turno che sia stato proprio lui a urtare contro lo specchietto.
Stavolta, però, secondo quanto racconta il figlio della donna, è andata male per i malviventi. “Mia madre – ha raccontato l’uomo – ha accostato per il solo fatto che avendo una macchina vecchia, aveva paura di aver perso la marmitta o qualche pezzo e che la volessero avvisare e un giovane uomo sulla ventina, grassottello, capelli castani, da un’utilitaria nuova blu scura o forse nera, è sceso e l’ha invitata ad andare a parlare sotto al cavalcavia poco più avanti, all’incrocio con via di Bordicino, perché, secondo lui, lei gli aveva urtato lo specchietto.
Al cavalcavia lui ha parcheggiato sotto e abbastanza lontano, dopo alcune macchine in sosta (evidentemente da non poter far controllare subito l’eventuale danno ma in modo tale da dover far allontanare mia mamma dall’auto, chissà se lì ci sia stato qualche complice), mentre mia madre è rimasta prudentemente a bordo strada. Nel frattempo, l’ha raggiunta e con estro e velocità, le ha piegato lo specchietto lato passeggero (e specifico che davanti alla Posta, la strada oltre ad essere ampia, a destra di auto parcheggiate non se ne possono mettere, anche volendo, quindi non c’era) e lo ha rigato interamente tipo con del gesso bianco, invitandola a guardare. Ma ahimè gli specchietti delle vecchie Opel Corsa come quella di mia mamma si piegano con forza e fatica e fanno ‘clock’, poi mia mamma era preparata e quindi ha iniziato a sventolare il cellulare per chiamare i vigili, ed è stato ricoperto di insulti dall’anziana energica”.
L’uomo, che certamente non si aspettava quella reazione, non ha potuto far altro che andarsene. Anche se la donna non è riuscita a prendere il numero di targa, la sua freddezza è servita a evitare il peggio. Ma le segnalazioni di tentativi di truffa non si fermano qui: nei giorni scorsi anche una ragazza che abita nei comuni del comprensorio del Cuoio ha dovuto fare i conti, questa volta, con un finto idraulico. “Lo avevo trovato tramite Facebook – ha raccontato – ci siamo dati appuntamento ed è venuto a casa mia. Mi ha chiesto 50 euro per andare a comprare i pezzi che servivano e io, in buona fede, gliel’ho dati. Adesso lui non risponde più al telefono e ha cancellato Facebook”.