Usano un terreno agricolo come piazza dello spaccio: tre in manette

Indagine della squadra mobile della polizia con l'ausilio della polizia municipale: dosi di hashish in omaggio a chi acquistava più cocaina

Tre persone che risiedono stabilmente nel comune di Santa Croce sull’Arno, sono finite in carcere dopo l’operazione condotta dalla polizia di Stato coadiuvata dalla polizia municipale di Altopascio guidata dal comandante Italo Pellegrini.

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A finire nella rete dell’operazione condotta in un terreno privato ad uso agricolo sulla via provinciale Biagioni nel territorio del comune di Altopascio sono stati tre persone di 42, 39 e 34 anni, due dei quali in Italia senza regolari documento. Il blitz è arrivato al termine di una indagine condotta dagli investigatori della squadra mobile con la preziosa collaborazione del personale della polizia municipale di Altopascio.

L’indagine è partita a maggio scorso e si è concentrata nell’attività di spaccio di cocaina e hashish, svolta dai tre in un terreno privato, ad uso agricolo, sulla via provinciale Biagioni. Lo spaccio si protraeva da almeno un anno. Secondo quanto ricostruito, infatti il gruppo riforniva numerosi clienti provenienti sia dalla provincia lucchese sia dalla vicina Pistoia. La vendita dello stupefacente avveniva tutti i giorni, a partire dalle 21,30 sino a tarda notte. I tre spacciatori arrivavano sul posto accompagnati da un connazionale, loro complice, oggi indagato, scavalcavano il cancello della proprietà privata e, al riparo da occhi indiscreti, cedevano lo stupefacente ai clienti che si avvicinavano.

Il Gip di Lucca, che ha emesso l’ordinanza su richiesta della dottoressa Elena Leone, sostituto procuratore di Lucca, scrive che l’attività era gestita “in modo stabile e professionale, come una vera e propria piazza di spaccio”. Ed infatti, oltre ad aver determinato l’orario di apertura, di modo da consentire ai clienti di raggiungerli senza preventivi accordi, il sodalizio aveva fissato un prezzo per la dose di cocaina, a seconda del peso, pari a 20 euro per una dose da 0,2 grammi e a 40 euro per una dose da 0,5 grammi; mentre, il prezzo dell’hashish, negli ultimi tempi introvabile, dipendeva dalla effettiva disponibilità; quando c’era, veniva fornita, in piccole dosi, anche per omaggiare il cliente più affezionato di cocaina.

Per difendersi da altri spacciatori e proteggere i guadagni della serata il gruppo presidiava il sito di spaccio armato di un pennato.

Sono numerosi i sequestri di cocaina ed hashish operati dai poliziotti della squadra mobile e della municipale in questi mesi, per complessivi 100 grammi di cocaina e 50 di hashish. In alcuni casi a farla ritrovare è stato un piccolo cane da tartufo della zona, che dopo averla dissotterrata si allontanava disinteressato.

Nel corso dell’operazione, al gruppo è stata sequestrata la somma complessiva di 2mila euro, in banconote da piccolo taglio, provento dell’attività di spaccio. Nella perquisizione di stamattina uno degli spacciatori è stato trovato con 1300 euro, guadagnati con lo spaccio della notte scorsa.

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