Cadavere nella valigia: è l’uomo scomparso 5 anni fa

Dall'impronta digitale si è risaliti all'identità di Shpetim Pasho

E’ Shpetim Pasho uno dei due cadaveri trovati nelle tre valigie nel terreno tra il carcere di Sollicciano e la FiPiLi.

La conferma arriva dalle impronte digitali rilevate da un dito della mano, che – come riferiscono i carabinieri di Firenze che stanno indagando sul caso – sono risultate compatibili con quelle dell’uomo di origine albanese scomparso, nel novembre 2015, assieme alla moglie Tenuta Pasho da Castelfiorentino.

Una prima comparazione è stata effettuata  questa mattina (16 dicembre) dalla sezione impronte del reparto investigazione scientifiche di Roma.

Le indagini dell’Arma proseguono. E si attendono gli esiti dell’autopsia sui resti della donna, ritrovata nella terza valigia.

Il figlio della coppia è irreperibile dal 2016, da quando fu messo ai domiciliari per droga ed evase.

 

 

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