Il comandante dei carabinieri Oteri va in pensione: lascia Santa Croce dopo 22 anni foto

Il saluto all’Arma prima del congedo, dopo una carriera piena di riconoscimenti

Dopo 43 anni di servizio attivo, il luogotenente Andrea Oteri, comandante della stazione di Santa Croce sull’Arno, cede il comando del presidio e si approssima al congedo. Stamattina (9 gennaio) l’incontro istituzionale con il sindaco Giulia Deidda, con i capigruppo in consiglio comunale, i rappresentanti delle associazioni di volontariato e sportive, il presidente della Pro Loco, l’associazione nazionale carabinieri, i rappresentanti sindacali e dell’Associazione conciatori, l’istituto comprensivo, don Romano e don Donato e i due sindaci che per i loro mandati hanno lavorato con il luogotenente Oteri, Maurizio Signorini e Osvaldo Ciaponi.

Originario di Messina, arruolatosi nel 1978, frequentò prima la scuola Allievi carabinieri di Roma e, nell’estate del 1979, fu assegnato alla stazione di Altopascio. Decise quindi di intraprendere la carriera di sottufficiale e, nel 1982, vincitore di concorso, fu ammesso a frequentare il biennio di formazione presso la scuola Allievi sottufficiali a Velletri (Roma) e poi a Firenze.

Col grado di vicebrigadiere venne destinato alla stazione dei carabinieri di Calcinaia come vicecomandante, per poi assumere il comando, in sede vacante, prima della stazione di Vicopisano, poi della caserma di Calcinaia e infine approdare, quale comandante titolare, alla stazione di Cana, nel grossetano, con il grado di brigadiere.
Nel 1991 venne quindi destinato al Servizio amministrativo dell’allora legione carabinieri di Livorno. Nel 1992 sempre con il grado di brigadiere assunse il comando della stazione di San Romano, dove venne promosso maresciallo ordinario e successivamente maresciallo capo.

Nel 1998 viene quindi prescelto quale comandante della stazione di Santa Croce Sull’Arno, un centro ricco di nuovi spunti professionali e dalle articolate dinamiche sociali, dove regge il comando per 22 anni.

Durante tale periodo, nel 2005, ha partecipato con merito alla missione Antica Babilonia in Iraq e opera nella provincia di Dih-Qar, ad An-Nassiriya, dove ha prestato servizio nella prestigiosa MSU (Multinational Specialized Unit), con compiti, tra l’altro, di sostegno e assistenza umanitaria alla popolazione. Numerose le promozioni e i riconoscimenti meritati dal sottufficiale, tra i quali si menziona la medaglia Mauriziana al merito di dieci lustri di carriera militare, la nomina a Cavaliere della Repubblica, entrambe concesse dal presidente della Repubblica, la Medaglia d’oro al merito di lungo comando ed infine la riconoscenza, concessa durante la celebrazione del 201esimo anniversario dell’Arma dei Carabinieri a Roma, quale comandante di stazione carabinieri particolarmente distintosi nell’anno 2015.

Oteri si è distinto più volte anche nelle azioni di prevenzione del crimine, attraverso incontri con la cittadinanza, soprattutto con gli anziani, per spiegare come funzionano le truffe più comuni, attraverso incontri con le studentesse e gli studenti nelle scuole, attraverso la collaborazione sempre concreta e puntuale anche durante i periodi di emergenza – si pensi alla consegna delle pensioni durante il lockdown della primavera 2020: un’operazione in cui i carabinieri, insieme alle Poste, sono riusciti ad aiutare molte persone in difficoltà.

“Inutile girarci intorno: ci mancherà – ha detto il sindaco di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda -. Il Comandante Andrea Oteri ha rappresentato per me e per tutta la comunità santacrocese un punto di riferimento. Io sono sindaco dal 2014 e l’ho sempre conosciuto così, con questo ruolo. Sarà difficile abituarsi a questa novità. Cercheremo di portare sempre con noi gli insegnamenti che da sempre ha cercato di trasmettere ai suoi colleghi, ai rappresentanti delle istituzioni, alla cittadinanza. Prima di tutto, l’importanza della calma. Mantenere il controllo è fondamentale per risolvere qualsiasi problema. Secondo: non dimenticarsi mai di essere umili. Perché non serve vantarsi per fare un ottimo lavoro. Terzo: ascoltare, ascoltare, ascoltare e osservare. Attraverso il confronto e l’ascolto, infatti, si capiscono davvero le situazioni, si creano relazioni serene e si raggiungono obiettivi alti e importanti. Auguriamo buona vita al comandante Oteri, ora che va in pensione, anche se, si sa, un carabiniere non smette mai di essere un carabiniere”.

All’approssimarsi del congedo, il luogotenente Oteri ha ringraziato la propria famiglia, per averlo sostenuto durante il percorso professionale, i superiori gerarchici che non gli hanno mai fatto mancare la loro vicinanza, i propri collaboratori che lo hanno sempre riconosciuto autorevole comandante e seguito nelle diversificate attività istituzionali, i colleghi dei vari comandi limitrofi, i colleghi carabinieri forestali, il personale dell’Arma in congedo, la magistratura pisana, che con direttive puntuali e precise è stata guida autorevole ed ha permesso la concretizzazione, di volta in volta e con esito positivo, delle indagini svolte, il personale del comune di Santa Croce sull’Arno unitamente al comando della polizia locale per il forte spirito di collaborazione palesato negli anni e infine la popolazione locale verso la quale ha profuso passione, impegno ed affetto, sempre animato dalla consapevolezza di adempiere ai doveri del proprio stato non per timore di pena o speranza di ricompensa, ma per intima persuasione della loro intrinseca necessità.

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