Coronavirus, scuole chiuse nelle zone rosse o ad alto rischio di contagi: firmato il decreto
Enti potranno decidere di attivare la dad se i contagi superano i 250 casi ogni 100mila abitanti. Dal 27 riaprono cinema e musei in zona gialla
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Scuole di ogni ordine e grado chiuse nelle zone rosse e in quelle ritenute ad alto rischio di contagio. E’ una delle principali novità contenute nel dpcm coronavirus che oggi firma il governo Draghi e che sarà in vigore dal 5 marzo al prossimo 6 aprile. Le nuove norme prevedono tra l’altro la facoltà, a livello locale, di adottare ordinanze (anche da parte dei sindaci) per valutare la necessità di chiudere gli istituti scolastici anche in zona gialla e arancione: la chiusura potrà scattare in presenza di 250 contagi ogni 100mila abitanti in 7 giorni. Anche il capitolo ristori nelle zone rosse sarà deciso con un conronto a livello locale, dando maggiore spazi di manovra alle amministrazioni locali. Dal governo arrivano, infatti, rassicurazioni anche sull’ampliamento dei ristori per aumentare i contributi per il congedo parentale.
Molte delle misure in vigore vengono confermate, a cominciare dal sistema dei colori delle Regioni in base al rischio di contagio. Per questo motivo, almeno fino al prossimo 6 aprile, è confermato anche il divieto di spostamento tra le regioni. Il governo sta lavorando con le Regioni ad un sistema che consenta di intervenire su base locale.
La novità maggiore, come si diceva, riguarda le scuole, dopo il parere del comitato tecnico scientifico. Per questo nelle zone rosse tutte le scuole di ogni ordine e grado saranno chiuse. Il criterio che fa scattare il provvedimento a livello locale è il limite dei 250 contagi ogni 100mila abitanti.
“Il principio guida – ha detto il ministro della salute Roberto Speranza – è quello della tutela della salute. Per far ripartire il paese è necessario vincere la battaglia sanitaria. Questo è vero in questo momento particolare in Italia, in cui la curva dei contagi è in risalita e in cui si stanno fronteggiando la variante inglese ma anche quella brasiliana e africana”. Poi l’appello alle istituzioni locali: “Serve il contributo di tutti i cittadini: il comportamento delle persone è davvero essenziale”.
I cambi di colore delle Regioni, d’ora in poi, entreranno in vigore il lunedì e non la domenica.
Dal 27 marzo, inoltre, saranno riaperti i musei e i cinema, anche nel fine settimana, ma soltanto in zona gialla e, nel primo caso, su prenotazione e a numero limitato, per consentire il rispetto del distanziamento. Non saranno possibili le visite ai parenti, come invece prevedeva il decreto precedente. Resta, come già annunciato, il coprifuoco dalle 22 alle 5. Si potranno raggiungere le seconde case ma solo se queste si trovano in zona gialla.
Il decreto nel dettaglio
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