Lo prendono a pugni e gli rubano il telefonino: dopo l’arresto fingono di sentirsi male

Ora si trovano al don Bosco ed è stata avviata la procedura di espulsione

Mentre uno lo prendeva a pugni, l’altro gli ha sfilato il telefonino dalla tasca della felpa. È il racconto della spiacevole esperienza ai danni di un 30enne che ieri, 12 aprile, si trovava in via Gramsci a Pisa e, visibilmente spaventato, ha attirato l’attenzione dei poliziotti. Dalla sua testimonianza sono partite le ricerche di due giovani tunisini che poco prima lo avevano aggredito nella galleria di via Gramsci.

Dopo aver raccolto una veloce, sommaria descrizione, i poliziotti hanno immediatamente saturato l’ intera zona, tagliando ogni via di fuga ai rapinatori; che in breve sono stati rintracciati dalla pattuglia della polizia locale in viale Bonaini che, insieme a una pattuglia della polizia di stato, li ha condotti in Questura dove, al termine degli accertamenti, sono stati tratti in arresto nella flagranza del reato di rapina aggravata in concorso e, su disposizione del pubblico ministero di turno presso la Procura della Repubblica, condotti alla Casa circondariale Don Bosco.

Si tratta di due tunisini, entrambi di 23 anni e già noti per precedenti in materia di stupefacenti, reati contro il patrimonio e la persona, per il reato di rapina aggravata in concorso. Appena appresa la notizia che sarebbero stati condotti in carcere, hanno opposto resistenza asserendo di sentirsi male. Condotti al pronto soccorso il medico di turno li ha visitati, constatando che era solo un tentativo di sottrarsi alla galera. Pertanto, al termine di questi ulteriori accertamenti sono stati accompagnati in carcere. Avviata in parallelo la procedura per la loro espulsione dal territorio nazionale.

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