Toti incontra i commercianti: “Non siamo noi il problema, basta con il sistema a macchie” foto

Il sindaco: “Avrebbe avuto più logica l’intera regione rossa oppure nessuna zona rossa localizzata”

Avevano chiesto udienza per denunciare la propria situazione di difficoltà e il sindaco li ha accolti nella sala del consiglio del palazzo comunale: Gabriele Toti, primo cittadino di Castelfranco di Sotto, ha incontrato ieri (12 aprile) i commercianti del paese, esausti per il lungo periodo in zona rossa.

Alla quinta settimana in zona rossa, con limitazioni nelle aperture e nello svolgimento delle attività, molti commercianti, artigiani e professionisti dei servizi alla persona (estetiste, parrucchieri, barbieri) hanno espresso le loro preoccupazioni rispetto alla situazione creatasi. Oltre alle problematiche derivate dall’obbligo alla chiusura, i commercianti puntano il dito sul cosiddetto “sistema a macchie” con le zone rosse localizzate che li penalizza ancora di più.

“Per una zona di confine, com’è il comune di Castelfranco, non poter lavorare mentre a un chilometro di distanza la stessa attività è aperta (perché in zona arancione) è davvero frustrante”, spiegano gli imprenditori di vari settori che vedono messe a rischio le proprie attività. Ma non è il solo problema che pesa sui piccoli imprenditori: “I ristori non ci sono – hanno detto -. Nessuno di noi ha ricevuto sostegni. Quando abbiamo riaperto ci siamo tutti fatti in quattro per recuperare il periodo di lockdown, quindi non siamo rientrati nella percentuale del 30% su base annua grazie al quale si accede ai finanziamenti”. “Non vogliamo sentirci coccolati, ma almeno considerati – ha detto un negoziante -. Non siamo noi il problema, non generiamo assembramenti. Basta guardare quanta gente c’è al supermercato, quando da noi entra una persona alla volta e sanifichiamo ad ogni ingresso”.

Il sindaco Toti ha ascoltato le varie posizioni, comprendendole e condividendole. “Ho sempre accettato e sostenuto le scelte del presidente Giani – ha detto il primo cittadino -. E comprendo benissimo anche le motivazioni alla base dell’ultima ordinanza regionale. Abbiamo purtroppo ancora numeri di contagi settimanali molto alti (venerdì eravamo a 430 ogni 100 mila abitanti) e una pressione sugli ospedali tale da non poter permettere nessun tipo di allentamento nelle disposizioni anti-contagio. Questa volta però, sono molto perplesso sull’efficacia di questa scelta. Noi confiniamo con comuni in zona arancione e i livelli di mobilità sono tali che questa ambivalenza di aperture e chiusure non può funzionare. Avrebbe avuto molto più logica l’intera regione rossa oppure nessuna zona rossa localizzata. Detto questo la disposizione c’è, si rispetta e si deve far rispettare. Ma condivido in pieno quello che mi dite”.

Gilberto Giovacchini, presidente dell’associazione Noi di Viale Italia aps, ha annunciato la creazione di un gruppo insieme a tutti i CCN del Comprensorio: “Un modo per far fronte comune ed essere ascoltati dalla Regione. Magari se ognuno parla per sé è più difficile raggiungere chi di dovere, ma se siamo più di mille e i anche i Comuni ci aiutano, possiamo almeno spiegare le nostre ragioni”. Il Sindaco ha consigliato di coinvolgere nel gruppo anche le associazioni di categoria. “Mi auguro che gli aiuti dal Governo arrivino – ha concluso Toti – ma sono convinto che il ristoro principale sia poter ripartire a lavorare”.

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